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Bruciata dall’ex, Antonietta Rositani torna a Reggio: verrà curata nella sua città

È nella sua Reggio Calabria, Maria Antonietta Rositani, la donna che l’ex aveva tentato di uccidere col fuoco un anno fa. Verrà ricoverata e curata per le ustioni subite nell’ospedale della sua città. Aveva lanciato un appello agli ospedali Riuniti di Reggio dopo che dal Policlinico di Bari, dove è rimasta 12 mesi, a causa dell’emergenza coronavirus, le avevano annunciato il trasferimento in un reparto non idoneo alle sue esigenze.
A cura di Angela Marino
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È nella sua Reggio Calabria, Maria Antonietta Rositani, la donna che l'ex marito Ciro Russo l'11 marzo dello scorso anno aveva tentato di uccidere col fuoco. Antonietta verrà ricoverata dagli Ospedali Uniti Riuniti di Reggio, che hanno accolto il suo appello a tornare nella regione di origine dopo che al Policlinico di Bari, dove era ricoverata da dodici mesi, era insorta a causa del Coronavirus, l'esigenza di spostarla in un reparto non idoneo agli ustionati.

"Maria Antonietta è tornata la sua città – afferma Cinzia Nava, presidente della Commissione regionale pari opportunità della Calabria – e non poteva esserci notizia più bella in questo momento di isolamento, sbandamento e paura, a causa dell'emergenza coronavirus. È passato un anno da quel gesto di violenza e lei ha trovato nel coraggio di cui, a volte, sono capaci solo le donne e nell'amore smisurato per i suoi figli, la vera ragione di vivere e di superare una prova durissima".

"Faccio appello agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, spero di poter essere ricoverata da voi e di poter ricevere le cure di cui ho bisogno" aveva detto in una diretta Facebook, Antonietta Rositani, dopo che l'avevano informata del suo trasferimento da Chirurgia a un reparto non attrezzato per le sue esigenze. "Sono certa che tutto andrà a bene – aveva detto Antonietta dal suo letto  – intanto prego per me, per voi, per tutti. Non mi resta che affidarmi a Dio".

Intanto l'ex di Maria Antonietta, Ciro Russo, attende che venga celebrato il processo per tentato omicidio a suo carico. Russo, originario di Ercolano (Napoli), si trovava agli arresti domiciliari in casa dei genitori, in Campania, quando si è messo alla guida dell'auto e ha percorso 500 chilometri per aggredire sua moglie. Nell'incendio dell'auto da cui Maria Antonietta è riuscita a fuggire è rimasto ucciso il piccolo cagnolino, Diuk. Quel giorno si sarebbe dovuto discutere in tribunale l'affido del figlio minore della coppia.

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