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Brindisi: Vantaggiato aveva un complice, a farne il nome è Cosimo Parato

L’imprenditore che nel 2008 fu vittima di un altro attentato di Giovanni Vantaggiato, il responsabile reo confesso delle bombe di Brindisi, avrebbe detto la sua verità sull’attentato costato la vita a Melissa Bassi. Ma per il suo legale è una notizia senza fondamento.
A cura di Susanna Picone
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L’imprenditore che nel 2008 fu vittima di un altro attentato di Giovanni Vantaggiato, il responsabile reo confesso delle bombe di Brindisi, avrebbe detto la sua verità sull’attentato costato la vita a Melissa Bassi. Ma per il suo legale è una notizia senza fondamento.

In carcere per l’attentato del 16 maggio alla scuola Morvillo-Falcone c’è un uomo, il 68enne Giovanni Vantaggiato che ha confessato di essere il responsabile della morte di Melissa Bassi e del ferimento di altre cinque studentesse ma, nonostante la confessione, il dubbio che l’imprenditore di Copertino fosse stato aiutato da altri complici è sempre rimasto. A distanza di quasi due mesi da quelle bombe, mentre la più grave delle giovani di Mesagne viene dimessa e giunge anche notizia di atti vandalici compiuti contro le vetrate della scuola, però nessuno sembrava effettivamente coinvolto oltre a Vantaggiato. Ora, secondo quanto si apprende, nel corso di un interrogatorio sarebbe stato Cosimo Parato, l’imprenditore agricolo che nel 2008 rimase vittima di un’altra bomba, sempre realizzata da Vantaggiato, ad aver fornito il nome del complice.

Il presunto nome fornito da Parato e la pronta smentita del suo legale – Con il pm Parato avrebbe parlato dei suoi rapporti d’affari (che talvolta andavano oltre i limiti della legalità) con Vantaggiato che, a suo dire, avrebbe avuto anche dei legami con Mesagne, la città delle studentesse colpite dalle bombe. Avrebbe dunque fornito diversi dettagli per i quali gli investigatori cercheranno conferma. La notizia del presunto nome del complice, però, è stata già smentita dal legale di Cosimo Parato, per il quale è "destituita di ogni fondamento”. L’avvocato Raffaele Missere ha infatti confermato la sua presenza all’interrogatorio avvenuto venerdì scorso ma ha aggiunto di non aver sentito queste presunte affermazioni fatte dal suo assistito.

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