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Covid 19

Brindisi, bambino di 4 mesi positivo al coronavirus: era ricoverato in pediatria

Il bimbo era stato ricoverato per altre malattie nel reparto di pediatria ma dopo alcuni giorni, malgrado non avesse sintomi tipici come tosse o febbre, i sanitari dell’ospedale ‘Perrino’ di Brindisi hanno deciso di approfondire i controlli e, facendo il tampone, hanno scoperto che era positivo al Covid-19.
A cura di Davide Falcioni
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immagine di repertorio
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Era stato ricoverato per altre malattie nel reparto di pediatria ma dopo alcuni giorni, malgrado non avesse sintomi tipici come tosse o febbre, i sanitari dell'ospedale ‘Perrino' di Brindisi hanno deciso di approfondire i controlli e, facendo il tampone, hanno scoperto che era positivo al Covid-19. È quanto si apprende sul bambino di 4 mesi che continua a restare ricoverato nel reparto di pediatria, pur essendo isolato dagli altri pazienti e continuamente assistito dagli operatori in totale protezione, anche per se stessi. Proseguono le indagini per capire come il piccolo sia venuta in contatto con il virus.

Stando a quanto spiega il primario del reparto di pediatria Fulvio Moramarco il bimno non presentava i sintomi comunemente riscontrati negli adulti come febbre, tosse o insufficienza respiratoria. Appariva infatti asintomatico, "ma come si evince dalla letteratura scientifica il virus nei bambini può presentarsi con sintomi rari con gastroenterite, convulsioni febbrili o crisi di apnea. Davanti a questa sintomatologia abbiamo selezionato cinque casi e li abbiamo sottoposti a tampone. Uno di questi piccoli pazienti è risultato positivo". "Molti bambini sono asintomatici e diffondono il virus – afferma ancora il pediatra- per questo è importante che restino chiusi i luoghi di assembramento che li vedono, come scuole, asili ed altri posti".

Il primario ha aggiunto: "I bambini sono un serbatoio di diffusione del virus, siamo andati alla ricerca anche di questi sintomi, che non sono proprio quelli tipici del Covid-19, per verificare la positività e purtroppo ci è capitato questo”. Moramarco ha spiegato inoltre che il bambino “difficilmente può essere entrato in contatto con altri bambini, perché il reparto è attrezzato con stanze singole per ogni paziente”.

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