video suggerito
video suggerito

Botulino, in ospedale anche un 20enne. L’ipotesi: l’ambulante usava un solo coltello per gli alimenti

Oggi l’incarico per le autopsie sulle due vittime, Luigi Di Sarno e Tamara D’Acunto. Gli indagati sono dieci: “Ipotizziamo che utilizzasse un solo attrezzo da cucina per maneggiare gli alimenti” ha detto il procuratore riferendosi all’ambulante di Diamante che preparava i panini.
A cura di Susanna Picone
129 CONDIVISIONI
Immagine

Due morti sospette, quindici persone ancora ricoverate in ospedale, dieci indagati. Sono questi i numeri aggiornati rispetto ai casi di intossicazione da botulino registrati in Calabria nei giorni scorsi. Sul fronte dei ricoverati, di ieri la notizia che è in ospedale a Cosenza anche un ragazzo di venti anni, figlio di una paziente già in degenza. Nel pomeriggio di ieri il giovane è arrivato in pronto soccorso con sintomatologia suscettibile di botulismo: è stato trasferito immediatamente in terapia intensiva e sottoposto a monitoraggio continuo. Al momento i ricoveri nella struttura ospedaliera calabrese sono 15: cinque in terapia intensiva, tre in pediatria e sette nei reparti di area medica.

Intanto vanno avanti le indagini: sono dieci in totale gli indagati nell'inchiesta della Procura di Paola. Nel registro degli indagati è comparso anche il nome di un medico che era andato a casa di Tamara D'Acunto, una delle due vittime. La Procura aveva già iscritto sul registro degli indagati tre medici in servizio in una clinica privata a Belvedere Marittimo che hanno avuto in cura Luigi Di Sarno, l’altra vittima.

Entrambe le vittime, secondo quanto ricostruito, avevano mangiato un panino con verdura (il ministero ha ritirato al commercio dei lotti di friarielli napoletani dopo i recenti casi) acquistato presso un ambulante di Diamante, come anche gli altri ricoverati. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di omicidio colposo, commercio di sostanze alimentari nocive e lesioni.

Dalle prime analisi è emerso che più alimenti trovati sul food truck che sarebbe all’origine dell’intossicazione erano contaminati da botulino. "Ipotizziamo che utilizzasse un solo attrezzo da cucina per maneggiare gli alimenti, altrimenti non si spiega", è quanto ha spiegato il procuratore Domenico Fiordalisi riferendosi al venditore ambulante che però, da pare sua, si è difeso tramite il suo avvocato dicendosi convinto che la contaminazione fosse già negli alimenti.

Il commerciante si è sottoposto alle domande del pm nel corso dell'interrogatorio di alcuni giorni fa: “Ha risposto – ha detto l'avvocato Liserre – perché forte di una verità. Questi prodotti che sarebbero all'origine dell'intossicazione li ha comprati alla fine di luglio ed ha esibito la relativa fattura. Le confezioni venivano aperte all'occorrenza e con queste ci farciva 6 o 7 panini, quindi le finiva rapidamente. La pinza la usava per prendere gli alimenti che in queste confezioni sono coperti da abbondante olio".

Nel frattempo continuano a chiedere chiarezza e giustizia i familiari delle vittime. Oggi si terrà il conferimento dell’incarico per le autopsie su Di Sarno e D’Acunto (quest’ultima verrà riesumata in quanto erano stati già celebrati i funerali). L'autopsia sarà fondamentale per confermare le cause del decesso e per accertare eventuali responsabilità penali.

129 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views