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Covid 19

Borrelli: “A maggio la fase due dell’epidemia”

Il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli: “Mi auguro che a maggio ci troveremo in una soluzione migliore rispetto a oggi, ferme restando le cautele del caso. Non voglio instillare ottimismo, devo basarmi sui dati. E’ necessario continuare a tenere alta l’attenzione e rispettare le regole. La curva dei contagi si sta stabilizzando”.
A cura di Davide Falcioni
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"Mi auguro che a maggio ci troveremo in una soluzione migliore rispetto a oggi, ferme restando le cautele del caso. Non voglio instillare ottimismo, devo basarmi sui dati". Sono le parole del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli pronunciate nel corso della consueta conferenza stampa per fare il punto della situazione sull'andamento dell'epidemia di coronavirus. Borrelli, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha detto chiaramente che non è ancora possibile fare previsioni, ma che se il trend dei contagi continuerà a calare ci sono buone possibilità che a maggio si entri nella cosiddetta "fase due" dell'emergenza, quella di una convivenza con la malattia. "Dal 27 marzo assistiamo a una riduzione degli incrementi di ricoverati e degli accessi nelle terapie intensive. La curva dei contagi si sta stabilizzando, non so quando inizierà la vera e propria decrescita ma posso dire che dobbiamo mantenere alta l’attenzione. Basta un nulla perché si possano creare nuovi pericolosi focolai". Il capo della Protezione Civile ha quindi ribadito come sia fondamentale in questa fase continuare a rispettare le indicazioni del governo, evitando di uscire di casa quando non strettamente necessario.

Sergio Iavicoli (Inail): "Il 9,7% dei contagiati sono operatori sanitari"

Alla conferenza stampa oggi ha preso parte anche il dottor Sergio Iavicoli, direttore del dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell'Inail che ha fatto un breve focus su lavoro e salute. "Dobbiamo garantire il nostro supporto a tutti gli operatori sanitari impegnati. Il 9,7 per cento dei contagiati totali di coronavirus sono tra medici e infermieri", ha ricordato Iavicoli, spiegando come l'attenzione debba essere massima anche per tutte le altre professioni: chi lavora nelle fabbriche, gli uomini delle forze dell'ordine e delle forze armate e quelli della pubblica amministrazione: "L'Inail garantirà la copertura assicurativa a tutti i lavoratori contagiati dal coronavirus. Stiamo predisponendo un servizio di supporto psicologico per gli operatori sanitari in burnout". Quando a una ripartenza delle attività produttive il dirigente dell'Inail ha chiarito che sono allo studio delle soluzioni e che – oltre alla fornitura di mascherine ai lavoratori – sarà necessario pensare a una differente organizzazione del lavoro prevedendo il rispetto del distanziamento sociale e l'igiene".

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