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Bologna sarà plastic free: vie la plastica dalle scuole e dagli uffici comunali

L’amministrazione comunale ha lanciato una campagna per ridurre il consumo di plastica nelle scuole e negli uffici pubblici, favorendo l’utilizzo di oggetti compostabili e abbattendo anche la produzione di rifiuti.
A cura di Davide Falcioni
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Il Comune di Bologna in prima linea contro l'inquinamento e l'abuso di plastiche. Il sindaco Virginio Merola ha infatti dettato la linea e indicato alla sua giunta uno degli obiettivi prioritari, cioè quello di eliminare gradualmente gli oggetti di plastica dalle scuole della città. A confermarlo l’assessore all’Ambiente Valentina Orioli, che proprio ieri ha ricevuto in Comune gli attivisti di Extinction Rebellion, movimento mondiale che lotta contro il cambiamento climatico. "Plastic free" è dunque uno degli scopi principali dell'amministrazione comunale e verrà perseguito gradualmente, a cominciare proprio dagli uffici del Comune per poi passare alle scuole (importantissime per l’aspetto educativo) e al resto della città.

Per farlo però non basta sostituire i bicchieri di plastica con quelli compostabili o con le borracce. Spiega l'assessore Orioli: "Se tutti avessero una borraccia, studenti compresi, dovrebbero essere messi nelle condizioni di poter bere, quindi serve l’acqua, magari microfiltrata: sicuramente gli oggetti aiutano, ma c’è il contesto e bisogna cominciare da lì". Per questo sono allo studio nuove fontane. "Stiamo lavorando su nuovi punti di approvvigionamento, ragionando su zone di passaggio", spiega. Quanto ai bambini – spiega il Corriere – "la direzione indicata dal sindaco di Bologna sarà inserita nel nuovo bando per la refezione scolastica" ma solo a partire dal settembre 2020 le novità entreranno in vigore, e sarà necessario aspettare ancora di più per le macchinette automatiche presenti negli uffici comunali, perché il bando è stato assegnato un anno fa "e non si possono cambiare così le carte in tavola". Nel frattempo però si sta chiedendo di modificare il servizio. "Mettere un bicchiere bio e non di plastica è facile — spiega l’assessore —, ma resta il bicchiere da buttare: la nostra battaglia deve essere quella di ridurre i rifiuti, invece".

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