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Bologna, decine di gatti chiusi in appartamento: malnutriti, ciechi e sporchi

I proprietari dell’appartamento, definiti “accumulatori seriali”, sono stati denunciati per maltrattamento di animali.
A cura di Davide Falcioni
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Rifiuti ed escrementi ovunque, resti di cibo abbandonato e sporcizia in ogni angolo: sono le condizioni in cui sono stati a lungo costretti a vivere dieci gatti salvati grazie all’intervento delle guardie zoofile dell’Oipa di Bologna, in servizio congiunto con Polizia Locale, servizi sociali e medici veterinari Asl. I felini si trovavano in un appartamento di due accumulatori seriali a Valsamoggia, in provincia di Bologna.

Le condizioni di salute degli animali erano critiche: tutti denutriti e disidratati, sporchi e malati, con alcuni cuccioli privi di un occhio, probabilmente perso in seguito a una patologia infettiva. Tra oggetti accatastati e spazzatura è stata trovata anche la carcassa di un gatto in avanzato stato di decomposizione e abbandonata da settimane. “Abbiamo trovato una situazione di grave degrado, sia per quanto riguarda gli animali sia per quanto riguarda la situazione familiare – ha spiegato Paolo Venturi, coordinatore delle guardie zoofile dell’OIPA in Emilia Romagna– Sono molti gli interventi che effettuiamo nei confronti dei cosiddetti ‘accumulatori', che spesso accumulano anche animali che, spesso non sterilizzati, si riproducono e sono condannati ad una vita di privazioni e sofferenze, causate dalle pessime condizioni igieniche e dal sovraffolamento”

I gatti, posti sotto sequestro, sono ora custoditi presso il gattile di Anzola Emilia gestito dall’ENPA. I due proprietari sono stati denunciati per maltrattamento di animali.

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