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Bologna dà il benvenuto alla primavera con 250 mila tulipani: apre il Tulipark

250 mila tulipani e più di 100 varietà diverse: a Bologna il Tulipark del quartiere Navile offre ai visitatori l’opportunità di vivere un’esperienza interattiva attraverso la raccolta diretta e la scoperta di un fiore attorno a cui ruotano infinite storie e leggende. Il vivaio sorge nella fascia verde a ridosso della Tangenziale Nord, in via dell’Arcoveggio e sarà aperto per tutto il mese di aprile, fermo restando il rispetto delle regole di contrasto alla pandemia da Covid-19.
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A Bologna apre il Tulipark al quartiere Navile (Bolognina). Il 2 aprile 2021 è stato inaugurato il Tulipark, con i suoi 250 mila tulipani piantati su 30 mila metri quadrati di terreno. Verso le 11 di mattina si è celebrata l’inaugurazione con il rituale taglio del nastro alla presenza dell’Assessore alla sicurezza e al commercio Alberto Aitini, del presidente del quartiere Navile Daniele Ara e del direttore della scuola di recitazione del Teatro Colli Emanuele Montagna. Nel frattempo, il pubblico ha atteso pazientemente di poter entrare per vivere un’esperienza unica nel suo genere. Il Tulipark offre la possibilità di cogliere personalmente i fiori che si desiderano comprare, scegliendo tra una gamma di ben 105 varietà diverse.  Il tutto nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid-19 e del distanziamento sociale. A partire dal 3 aprile l'entrata al vivaio è prevista solo su prenotazione online al fine di evitare assembramenti.

Una volta entrati nel vivaio (che è visibile dalla strada e sorge a ridosso della Tangenziale Nord) e dopo essersi disinfettati le mani, si viene guidati verso i secchielli nei quali saranno depositati i fiori colti. Ogni visitatore può scegliere tra tre diversi tipi di bouquet il cui costo varia in base alla quantità di tulipani. "L'iniziativa non solo valorizza un quartiere in rapida evoluzione, quello della Bolognina, ma offre anche momento di svago in mezzo alla natura in questo periodo complicato", spiega il presidente del quartiere Navile Daniele Ara. In effetti, Bologna è stata pesantemente segnata negli ultimi mesi da un record di contagi dovuto all'esplosione delle varianti del Covid. La città è stata tra le prime a tornare in zona rossa a inizio marzo e da quel momento, salvo infrazioni alle regole, i suoi 300 mila abitanti sono rimasti chiusi in casa rinunciando alle principali attività di svago, oltre che a lavorare. In questo contesto, il Tulipark con i suoi 250 mila tulipani suddivisi in più di 100 varianti tra le più esotiche e ricercate, offre un'opportunità di allentamento della tensione.

Tra le specie più "gettonate" presenti al Tulipark ci sono il Fancy Frill – di un rosa acceso e con i caratteristici petali frastagliati -, il Tulipano Pappagallo, il Claudia con le caratteristiche punte dei petali appuntiti e il leggendario Tulipano Nero, conosciuto anche come Queen of Night e Black Parrot.

Fancy Frill
Fancy Frill
Tulipano Nero
Tulipano Nero

Attorno a quest'ultimo ruotano infatti diverse storie d'amore, la maggior delle quali trova spunto ne Le Mille e Una Notte. Contrariamente alla credenza comune, infatti, il tulipano non è originario dei Paesi Bassi ma della Turchia. Il suo nome deriva infatti da "tullband", che significa "turbante" ed ebbe grande fama durante l'Impero Ottomano. Si narra che Solimano il Magnifico fosse particolarmente amante di questo fiore e fu proprio l'ambasciatore fiammingo presso la sua corte ad esportarlo in Olanda, intorno al 1500. Da quel momento, nel Paese degli zoccoli nacque una vera e propria "tulipano-mania" che portò a un'esportazione di massa del fiore amato tanto amato dagli ottomani.

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