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Bollette alte ma aziende non fanno sconti, famiglie senz’acqua calda e condomini senza riscaldamento

Le compagnie fornitrici di energia, anche loro a rischio default, in tempo di crisi hanno avviato un giro di vite staccando contatori e allacci ai morosi impossibilitati a pagare per il caro bollette.
A cura di Antonio Palma
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Non solo negozi, aziende e alberghi, ora il caro bollette rischia di pesare sempre di più direttamente anche sulle famiglie italiane.I primi rincari si sono visti già nelle ultime fatture e già diverse sono le segnalazioni di famiglie che si sono ritrovate senz’acqua calda e senza riscaldamento per l’impossibilità di pagare.

Le compagnie fornitrici di energia, anche loro a rischio default, infatti non fanno sconti a nessuno e in tempo di crisi hanno avviato un giro di vite staccando contatori e allacci ai morosi.

I problemi maggiori segnalati nei condomini dove i rincari improvvisi hanno svuotato le casse e si è arrivati alla morosità con conseguenti distacchi per i riscaldamenti comuni. È quello che è accaduto ad esempio in un complesso immobiliare di Ancona, a Collemarino, dove, come ricostruisce il Corriere adriatico, per una settimana 34 famiglie sono rimaste senza acqua calda.

La stessa cosa è accaduta anche nel Torinese, a Grugliasco, dove l’Iren ha chiuso il teleriscaldamento per morosità prolungata di alcuni condomini.

Ovviamente molto dipende dall’aumento consistente delle bollette che ha mandato in crisi i condomini ma anche la scelta delle aziende fornitrice di non dare più spazio ai morosi avviando in breve tempo le procedure per il distacco dei contatori.

Secondo gli amministratori di condominio, in precedenza i fornitori di energia si mostravano più tolleranti ma la crisi del prezzo di gas ed elettricità ha colpito anche loro che non hanno i soldi per pagare nuove forniture e quindi procedono subito al distacco.

Tra chi cerca di trovare soluzioni fai da te e chi ha già previsto un piano di riduzione delle ore di riscaldamento dei palazzi, la preoccupazione è palese.

Su un dato infatti tutti sembrano d’accordo, se le cose non cambieranno, fra qualche mese la situazione diventerà molto seria a causa della stagione invernale, soprattutto per chi ha il riscaldamento centralizzato.

“Non si troveranno in difficoltà solo le famiglie meno abbienti, ma anche il ceto medio; esiste infatti una vasta categoria di consumatori non destinataria dei bonus di aiuto su cui l’eventuale raddoppio delle bollette, già elevate, avrà impatti molto pesanti” ha spiegato Arera a Fanpage.it, aggiungendo: “Sicuramente sarà importante una riduzione dei consumi, ma in emergenza potrebbero servire misure più incisive, soprattutto in autunno”

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