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Blitz malasanità: paziente già morto trasportato in terapia intensiva (VIDEO)

Un uomo subisce un intervento utile a ridurre l’obesità ma muore subito dopo l’ingresso in sala operatoria. Il cadavere viene trasportato in ambulanza dalla clinica Villa del Sole all’ospedale Cardarelli di Napoli, i medici fingono che sia ancora vivo. Uno dei casi limite emerso dal blitz malasanità.
A cura di Carmine Della Pia
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Cadavere trasportato in ambulanza

La maxi inchiesta sui casi di malasanità in tutta Italia porta alla luce episodi agghiaccianti. Un paziente, morto in seguito ad un intervento utile a ridurre l'obesità, è stato trasportato in autoambulanza dalla clinica Villa del Sole all'ospedale Cardarelli di Napoli. Il tutto è avvenuto sotto gli occhi esterefatti dei familiari, a cui i medici avevano mentito dicendo che il congiunto aveva avuto una crisi cardiaca e, per questo, doveva essere portato in ospedale. E' quanto emerge dalle intercettazioni telefoniche eseguite per le indagini sulla malasanità, l'inchiesta che questa mattina ha portato all'arresto di Paolo Jannelli, primario di ortopedia dell'ospedale Cardarelli di Napoli. I provvedimenti cautelari sono scattati per 13 persone, tra cui il primario, finito in galera e 2 dirigenti attualmente ai domiciliari. Per 3 indagati è scattato il divieto di dimora nella città di Napoli, e per i restanti 7 l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le indagini sulla malasanità in Italia sono state condotte dai pm Francesco Curcio ed Henry Woodcock. Il procuratore aggiunto Francesco Greco ha spiegato che, tra i casi emersi, finora è stato reso pubblico l'episodio sconcertante, avvenuto il 20 gennaio 2009, che ha convolto l'ospedale Cardarelli e la clinica Villa del Sole di Napoli, due luoghi al centro dell'inchiesta. Il cadavere di un paziente, morto subito dopo l'ingresso in sala operatoria a Villa del Sole, è stato fatto uscire in ambulanza e trasportato presso il Cardarelli. Per la vicenda, il chirurgo Luigi Angrisani e l'anestesista Michele Chiariello sono accusati di omicidio colposo e falsificazione della cartella clinica. I medici avevano fatto credere ai familiari che il paziente fosse ancora vivo. Visti i luoghi coinvolti nel caso, gli inquirenti sono ormai certi della "collaborazione illegale" tra Cardarelli, trasformato in "un vero e proprio centro di reclutamento di pazienti", e la clinica Villa del Sole, dove i pazienti venivano trasferiti per interventi costosi che avrebbero potuto subire anche al Cardarelli, a carico del Servizio sanitario nazionale. Oltre al primario Paolo Jannelli, i provvedimenti di custodia cautelare sono stati disposti anche per il fratello Gabriele, dirigente medico del Policlinico di Napoli e socio della casa di cura Villa del Sole.

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