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Blatte nella mensa che rifornisce nove scuole a Pisa, scatta lo stop dei Nas e dell’Asl

I militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma dei Carabinieri di Livorno hanno svolto controlli in un centro cottura di una mensa che fornisce pasti a nove istituti scolastici ubicati in provincia di Pisa per il quale è stata disposta la sospensione dell’attività di ristorazione collettiva sino all’eliminazione delle carenze igieniche riscontrate.
A cura di Antonio Palma
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Presenza di materiale estraneo alla preparazione di pasti ma soprattutto presenza di blatte morte in alcuni locali della struttura. È quello che hanno scoperto i militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma dei Carabinieri di Livorno in un centro cottura di una mensa che fornisce pasti a nove istituti scolastici ubicati in provincia di Pisa. Lo rende noto il Ministero della salute attraverso la sezione del proprio portale dedicata all’attività svolta dai NAS sul territorio nazionale. Le carenze igienico sanitarie sono emerse quando i Nas di Livorno sono entrati in azione insieme agli ispettori dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest con un controllo a sorpresa nella struttura. In particolare gli operatori hanno rilevato la presenza di blatte morte all’interno di una trappola, presenza di materiale non pertinente l’attività e mancanza di adeguata protezione contro gli infestanti alla porta del laboratorio di produzione.

Come conseguenza, gli operatori hanno segnalato all’Autorità Sanitaria ed Amministrativa il presidente del centro per avere tenuto i locali dell’attività in precarie condizioni. Il personale dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest quindi ha disposto la sospensione dell’attività di ristorazione collettiva sino all'eliminazione delle carenze igieniche riscontrate.

Nell'ambito dei controlli nelle mense scolastiche sul territorio regionale toscano, inoltre, l’Azienda USL Toscana Sud-Est, sempre su richiesta del NAS ma della sezione di Firenze, ha emesso un provvedimento di sospensione dell’attività di preparazione e somministrazione alimenti per “diete speciali”, esercitata presso un centro cottura per la refezione scolastica. La decisione dopo che i militari toscani avevano riscontrato la mancata attuazione delle procedure HACCP che riguardano le modalità di preparazione delle “diete speciali”, poiché svolta contemporaneamente alla preparazione dei pasti convenzionali, con conseguente rischio per la sicurezza alimentare, ma anche carenze igienico sanitarie e strutturali e l’omessa indicazione degli allergeni sui menù esposti.

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