Bimbo ha fretta di nascere, il papà aiuta la moglie a partorire in casa: “Guidato dai medici in videochiamata”

Si è improvvisato medico per far nascere il suo bambino, guidato in videochiamata dagli operatori sanitari che stavano arrivando sul posto. Protagonista di questa storia che arriva da Cento, nel Ferrarese, è il neopapà Michele, 33 anni.
Il giovane è stato svegliato nella notte di martedì 27 maggio dalla moglie 29enne Elisa.
“Mia moglie mi ha chiamato soltanto quando le contrazioni erano diventate insopportabili. Se avessimo telefonato prima l’ambulanza ce l’avrebbe fatta. In ogni caso, il bambino era pronto ad uscire. Basti pensare che ho iniziato le manovre alle 3.36 e alle 3.41 era già nato”, ha raccontato a Il Resto del Carlino.
“Avevo la nausea per tutto il tempo, ma mi sono fatto forza perché c’era in ballo la vita di un figlio – ha spiegato –. Noi ne abbiamo già uno di un anno che in quel momento stava dormendo serenamente”. E aggiunge: "Fortunatamente il parto è andato bene e mia moglie ha sentito poco dolore, segno che il nostro piccolo aveva proprio voglia di nascere”.
Il 33enne è stato seguito tutto il tempo dallo staff medico che, prima di tutto gli ha chiesto di far mettere la moglie nella giusta posizione. "Una delle operazioni che mi ha dato più preoccupazione, perché avevo paura di sbagliare. – ha ricordato Michele – Mi hanno detto di sdraiare mia moglie e di posizionare il cuscino sotto di lei. Poi anche i teli sotto le gambe aperte"-
Le difficoltà però non sono finite in quel momento. “Il bimbo era pronto a uscire e mi hanno chiesto i sanitari che non avesse il cordone ombelicale intorno al collo. Ho inserito la mano per accertarmene. Poi ho aiutato mia moglie a farlo uscire. Ho preso il piccolo e, dopo averlo avvolto in un asciugamano, l’ho appoggiato sul seno della madre”.
Subito dopo il parto, sono arrivati i sanitari ed è grazie alle loro indicazioni che il neopapà è stato in grado di far nascere il suo secondo bimbo. La coppia è stata quindi portata all’ospedale di Bentivoglio nel Bolognese, dove Michele è stato accolto come un eroe.
“Abbiamo vissuto attimi che non dimenticheremo mai. – ha aggiunto il 33enne – Quando ho capito che mia moglie e il bimbo erano in buone condizioni di salute, ho potuto passare il resto della notte in modo sereno”.