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Bimbo di 18 mesi morto a Grosseto: avrebbe ingerito il metadone. Indagati i genitori

L’esame tossicologico effettuato sul bimbo di 18 mesi morto nel Grossetano avrebbe rivelato che il piccolo sarebbe deceduto a causa del metadone ingerito. Sono ora indagati i genitori e i carabinieri hanno effettuato una perquisizione all’interno dell’appartamento della coppia. Inizialmente per il bimbo si era ipotizzata una morte bianca.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Avrebbe ingerito del metadone il bimbo di 18 mesi deceduto il 15 settembre scorso in un paese nella provincia di Grosseto. Questo sarebbe emerso dall'esame tossicologico effettuato dal medico legale incaricato dal pm. Sono indagati ora per omicidio colposo i genitori del bambino. A loro è stato notificato un avviso di garanzia dai carabinieri secondo quanto fa sapere il Tirreno. Gli agenti hanno inoltre perquisito l'abitazione della coppia.

Il bambino sarebbe stato esposto a varie altre sostanze stupefacenti secondo l'avviso di garanzia notificato. Manuel potrebbe averle respirate in casa perché assunte dai genitori. Quel 15 settembre potrebbe aver trovato in casa una boccetta con il metadone, bevendone il contenuto senza che i genitori se ne accorgessero. Sarebbero stati trovati nell'abitazione pochi grammi di hashish e qualche bottiglietta vuota di metadone.

La corsa in ospedale

Il piccolo di 18 mesi era stato trovato alle 13.30 in casa da suo padre. Aveva difficoltà a respirare e i genitori lo hanno portato al pronto soccorso, dove subito sono state operate le manovre di rianimazione. Il piccolo è stato attaccato al defibrillatore in attesa dell'arrivo dell'elisoccorso. Le manovre di rianimazione sono andate avanti per un'ora e mezzo prima del decesso dichiarato alle 15. La salma è stata poi trasferita all'obitorio di Grosseto, dove avrebbe dovuto essere effettuata l'autopsia. Sul corpo non c'erano segni di violenza. Capire cosa fosse successo al bambino era difficile e si era inizialmente ipotizzato potesse trattarsi di una morte bianca, la sindrome della morte in culla. La procura aveva disposto l'acquisizione della documentazione pediatrica del bimbo di 18 mesi e del referto dell'intervento del 118 stilato dalla dottoressa che era sull'elisoccorso arrivato a Manciano appena ricevuto l'allarme.

La morte per violenze era stata esclusa dall'esame autopico sul corpicino del piccolo Manuel. Il medico legale ha escluso che il piccolo sia deceduto a causa di percosse o violenze di altro tipo. Era stato aperto un fascicolo per omicidio colposo nei confronti di ignoti, ma dopo mesi l'esame tossicologico ha rivelato che la causa del decesso potesse essere il metadone. Per questo motivo i genitori sono adesso gli unici due indagati.

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