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Peter Neumair e Laura Perselli uccisi a Bolzano

Benno Neumair, ricorso in appello contro la condanna all’ergastolo per l’omicidio dei genitori

Lo stato di salute mentale dell’imputato sarà al centro del ricorso in appello dei legali di Neumair che hanno sempre sostenuto invece la presunta infermità mentale dell’uomo. I legali ribadiranno in appello anche la richiesta delle attenuanti generiche escluse in primo grado.
A cura di Antonio Palma
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I legali di Benno Neumair hanno presentato il ricorso contro la condanna all'ergastolo per l'omicidio dei genitori del 31ene bolzanino. Così come avevano preannunciato a Fanpage.it dopo la sentenza di primo grado, emessa dalla Corte d'assise di Bolzano lo scorso 19 novembre, gli avvocati dell'uomo hanno presentato in Tribunale il ricorso che porterà al secondo grado di giudizio nei prossimi mesi.

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La decisione definitiva è arrivata dopo aver letto le motivazioni della sentenza pubblicate dai giudici nel febbraio scorso nelle quali l'imputato Benno Neumair è ritenuto capace di intendere e volere al momento dei fatti.  Proprio lo stato di salute mentale dell'imputato sarà al centro del ricorso in appello dei legali di Neumair che hanno sempre sostenuto invece la presunta infermità mentale dell'uomo al momento degli omicidi dei suoi genitori, il padre Peter di 63 anni, e la madre Laura Perselli di 68 anni, avvenuto il 4 gennaio 2021.

Benno Neumair col padre Peter
Benno Neumair col padre Peter

Per l'accusa e il giudice Corte d'assise di Bolzano Benno ha strangolato entrambi con un cordino e ha poi gettato i loro corpi nell'Adige fingendo di non saperne nulla per lungo tempo. Per diverse settimane Benno infatti avevano negato ogni responsabilità dopo la scomparsa dei genitori e solo alla fine di gennaio il giovane si era costituito ed era finito in carcere. Il corpo della mamma venne ritrovato solo il 6 febbraio dello stesso anno. Un ritrovamento che avrebbe finito con il determinare la confessione da parte del figlio. Il corpo di Peter Neumair, come quello della moglie gettato nel fiume, venne ritrovato solo ad aprile.

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Nel corso del processo la difesa aveva cercato di dimostrare che Benno fosse incapace di intendere e di volere ma di diverso giudizio sono stati i giudici che hanno condannando l'uomo alla pena massima, come richiesto dalla Procura. Una tesi quella dell'infermità mentale che ora i legali ribadiranno anche in appello insieme alla richiesta delle attenuanti generiche. Su quest'ultimo punto infatti i giudici hanno ritenuto la confessione di Benno Neumair non decisiva e quindi ritenuta neutra sotto il profilo probatorio.

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