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Bce, manifestante salta sul tavolo e “attacca” Draghi durante la conferenza

“Stop alla dittatura delle Bce”, questa la frase di protesta urlata da una manifestante del movimento Blockupy che si è lanciata sul palco dove il presidente Bce Mario Draghi aveva appena iniziato a parlare lanciandogli coriandoli.
A cura di Susanna Picone
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Una manifestante del movimento Blockupy ha interrotto la conferenza stampa di Mario Draghi a Francoforte entrando nella sala e salendo sul tavolo della presidenza. La donna ha iniziato a inveire contro la “dittatura della Bce”  e ha lanciato dei coriandoli contro Draghi. La manifestante, che indossava una maglietta con lo slogan che accusa la “dittatura” della Banca centrale europea, è stata subito fermata dagli uomini della sicurezza intervenuti immediatamente. Draghi è stato costretto a causa dell’”aggressione” della donna a fermare la conferenza stampa, ma poi è tornato dopo pochi minuti: “Continuiamo da dove ho interrotto”, ha detto col suo consueto aplomb il presidente dell’Eurotower.

Dopo il fuoriprogramma Draghi ha dunque ripreso il suo discorso sulla situazione economica dell'Europa e sull'avanzamento del piano d'acquisto di titoli attraverso il Quantitative easing. Draghi ha spiegato che l'applicazione del programma di Quantitative easing della Bce “procede liscia, in linea con i volumi annunciati di 60 miliardi di euro al mese” e le misure adottate si stanno dimostrando efficaci. Nel complesso, Draghi ha registrato il fatto che “la ripresa nell'Eurozona sta accelerando, come mostrano gli indicatori più recenti, e i rischi sono diventati più bilanciati”. Draghi ha risposto alle domande di chi già pensa alla fine del programma d'acquisto di titoli, che nelle intenzioni della Bce durerà almeno fino al settembre 2016. “Francamente sono sorpreso dall'attenzione che riceve una possibile uscita anticipata dal programma di acquisto dei bond a solo un mese dal suo inizio”, ha spiegato dicendo che “è come interrogarsi sulla fine di una maratona dopo aver corso per solo un chilometro”. Poi un passaggio sulla situazione della Grecia, impegnata nelle trattative con la Ue per avere i finanziamenti internazionali in cambio di riforme. “La liquidità alla Grecia non ha scadenza”, così in merito al supporto della Bce ad Atene, “ma tutto dipende dalle decisioni del governo ellenico”.

La contestatrice che oggi ha interrotto la conferenza stampa di Draghi sarebbe Josephine Witt, una donna di 22 anni che fa parte del gruppo delle Femen. La giovane contestatrice è nota già per un episodio simile: nel 2013 si presentò in topless alla messa di Natale nel duomo di Colonia. Attualmente è ancora in corso il processo per quella sua intrusione. La conferenza stampa di Draghi è terminata con un insolito applauso da parte dei giornalisti presenti, che con le loro domande hanno chiesto come avesse potuto mantenere la calma dinanzi all’aggressione. “Grazie – ha detto Draghi – questo vostro applauso mi è di gran conforto”.

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