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Covid 19

Bassetti a Fanpage: “Le parole di Bill Gates su variante più letale fuori luogo. Vi spiego perché”

L’intervista di Fanpage.it a Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino di Genova: “Covid-19 è ora una malattia diversa rispetto al passato grazie ai vaccini. Non di certo grazie alle mascherine. Bill Gates? Le sue parole fuori luogo”.
A cura di Ida Artiaco
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"Covid-19 è ora una malattia diversa rispetto al passato grazie ai vaccini. Non di certo grazie alle mascherine, il cui obbligo è stato esageratamente prolungato in barba a qualsiasi evidenza scientifica e la cui logica era più di tipo cinese che non occidentale. Bill Gates? Le sue parole fuori luogo, ma se avesse voluto porre l'attenzione sulla prevenzione sarei d'accordo con lui". A parlare a Fanpage.it è Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino di Genova, che ha spiegato i numeri della pandemia di Covid oggi in Italia e perché è critico rispetto alla decisione del Governo di allungare l'obbligo di mascherina anche a maggio.

Prof. Bassetti, in Italia il tasso di positività è fermo al 15% mentre scendono i numeri delle ospedalizzazione…

"La situazione in questo momento è quella di una infezione che è profondamente diversa rispetto non solo all'inizio della pandemia ma anche all'ondata di novembre e dicembre. Abbiamo tante persone che sono positive al tampone, ma il numero che noi diamo ogni giorno è assolutamente fuorviante, che non considera nemmeno i cosiddetti repeaters, cioè coloro che ripetono il test tutti i giorni. Questo è un problema che abbiamo da sempre in Italia rispetto ad altri Paesi. Nello stesso tempo, per quanto riguarda la situazione ospedaliera, il 90% dei ricoveri interessa persone che non hanno il Covid ma il cui tampone è risultato incidentalmente positivo. Anche questi andrebbero classificati in maniera diversa, invece noi testardamente continuiamo a classificarli esattamente come facevamo due anni fa. È evidente oggi, col 95% della popolazione italiana protetta da vaccinazione e da malattia naturale, che le manifestazioni cliniche che vedevamo nel 2021 e soprattutto nel 2020, non si vedono più. Bisognerebbe specificare la loro condizione. Io lo dico tempo ma sembra che in questo paese si faccia difficoltà ad ascoltare chi di mestiere fa il medico. Non è vero che noi stiamo meglio perché c'è Omicron che è più leggera per tutti. Noi oggi stiamo bene perché siamo vaccinati, perché Omicron per chi non è vaccinato può essere letale".

È pure vero che ci sono ancora anche centinaia di decessi…

"Io continuo a rimanere dell'idea che le centinaia di morti che si registrano ancora ogni giorno non siano deceduti per colpa del Covid. Noi in Italia continuiamo a contarli male. Guardiamo alla Germania: l'altro ieri per la prima volta dal settembre 2020 ha riportato zero morti Covid a fronte di qualche migliaia di nuovi casi. Va bene crocifiggere il sistema sanitario e dire che noi siamo incapaci rispetto ai tedeschi, ma credo che si tratti più che altro di incapacità di contare. In Italia siamo bravi finché le persone sono vive, quando muoiono non siamo così precisi. Con tutta questa gente vaccinata bisognerebbe che le morti per Covid andassero maggiormente studiate. Fino a quel momento continueremo ad avere un dato che è squilibrato rispetto al resto d'Europa".

Secondo l'Iss il 5% dei contagi sono reinfezioni. Cosa ci dice questo dato?

"Omicron dà una produzione anticorpale minore di quella di Delta di circa 10 volte. Il che vuol dire anche avere la possibilità di avere una reinfezione. Ma dire reinfezione in realtà non significa niente, soprattutto se si tratta di un raffreddore. È importante sapere chi si è ricontagiato e che sintomi ha avuto. Quello che deve essere il nostro obiettivo finale è di mettere in sicurezza i nostri ospedali. Io non mi sono esposto per non far avere alle persone tre volte all'anno il raffreddore. Quello per cui ci ho messo la faccia è che nessuno finisse intubato col Covid. Non dimentichiamoci l'obiettivo dell'intera campagna vaccinale".

Lei ha molto criticato la politica dell'Italia sulle mascherine. Resta della stessa opinione?

"Io credo che siamo stati davvero esagerati nell'imporre quest'obbligo e la dimostrazione è nel fatto che chi ora cammina per strada senza mascherina è considerato un fuorilegge. Questo è un sistema che ha creato il nostro governo e che necessita di una profonda riorganizzazione mentale. Non è giusto che oggi che si toglie l'obbligo qualcuno continua a puntare il dito. Questo è un paese di matti: l'obbligo di mascherina è stato esageratamente prolungato in barba a ogni esigenza scientifica e queste sono le conseguenze. Noi dobbiamo entrare in una nuova fase in cui la mascherina serve per alcune categorie di persone, anziani, fragili, e in alcune situazioni particolari, come sui mezzi pubblici. Ma c'è bisogno che tutto ciò debba essere regolamentato da leggi? O dovremmo forse entrare nell'ottica più occidentale della raccomandazione? Io penso che aver portato avanti per due anni questa misura sia stato un gravissimo errore che ha svilito il provvedimento stesso. È una logica cinese nella sua filosofia. Oggi la mascherina ha un effetto ansiolitico, l'ho definita la coperta di Linus. La verità è che se stiamo uscendo dal disastro è solo grazie vaccini e non alle mascherine, deve essere chiaro anche alla politica e alle istituzioni".

Cosa pensa delle dichiarazioni di Bill Gates a proposito del possibile arrivo di una variante più trasmissibile e letale?

"Ognuno secondo me dovrebbe fare il proprio mestiere nel senso che Bill Gates è una persona eccezionale nel suo settore ma non è un ricercatore né un medico. O ha in mano informazioni della sua Fondazione che farebbe bene a rivelare al mondo o sarebbe meglio stesse zitto. In un momento come questo dire che il peggio per la pandemia debba ancora venire lo trovo fuori luogo, fare previsioni è impossibile. Sul fatto che potrebbe arrivare una variante più contagiosa mi pare che ce ne siamo accorti, ogni variante che è arrivata è stata più contagiosa della precedente. Sulla questione della maggiore letalità io non condivido, anzi è probabile che l'evoluzione naturale di questo virus sarà di essere meno letale perché troverà nel mondo popolazioni protette. Poteva risparmiasela. Ma se il suo voleva essere un monito a investire di più nel mondo della prevenzione delle malattie infettive allora sono molto d'accordo con lui. Anche perché se noi avessimo un un nuovo virus che arrivasse il prossimo febbraio in Italia sarebbe esattamente come nel 2020, non abbiamo fatto nulla per migliorare gli ospedali, aumentare i posti in terapia intensiva, assumere più gente. La politica ha fatto zero".

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