Basilica San Marco protetta dall’acqua alta con barriera di vetro, via ai lavori da 3,5 milioni
Qualcuno lo ha già ribattezzato il mini Mose riferendosi alla barriera contro l'acqua alta del canale di Venezia e in effetti la funzione della barriera in vetro ideata per proteggere la Basilica di San Marco è la stessa anche se il funzionamento ovviamente è del tutto diverso. I lavori, cominciati mercoledì, dureranno circa tre mesi per un costo totale di 3,5 milioni di euro e cambieranno il volto della storica basilica veneziana. In questo modo si pensa di mettere al sicuro dall'alta marea uno dei gioielli del capoluogo veneto in attesa della definitiva funzionalità del contestato Mose e dell'impermeabilizzazione dell'area marciana.
Gli operai delle imprese impegnate nel progetto, si tratta di alcune aziende locali, ieri hanno già delimitato con transenne il cantiere e avviato i carotaggi per le verificare del caso. Le barriere con le lastre in vetro infatti andranno collocate lungo un tracciato nel terreno a circa un metro e mezzo di profondità ma, vista la zona, bisognerà assicurarsi che nell'area degli scavi non ci sia la presenza di reperti archeologici. Solo successivamente infatti inizierà lo scavo vero e proprio delle corsie in cui saranno installate le protezioni.
La barriera contro l'acqua alta per proteggere la Basilica di San Marco sarà composta da uno sbarramento fisso alto un metro e venti centimetri attraverso il quale, però, si potrà vedere, grazie ai vetri. Nei varchi di ingresso infine verranno posizionate delle balaustre mobili. Lo scopo ultimo è impedire che l’acqua entri nell’area tra la facciata e le navate della chiesa rovinando tutto. Un'opera dall'impatto rilevante visto che, pur se temporanea, dovrà rimanere in attività per circa 3 anni ma il progetto della Provveditoria di San Marco, approvato dalla Soprintendenza ai Beni culturali e dal Provveditorato alle opere pubbliche, si è reso necessario dopo i continui allagamenti che negli ultimi anni si sono susseguiti a ritmo serrato creando anche danni.
Del resto la piazza e la Basilica sorgono in uno dei punti più bassi della città di Venezia e basta una marea di meno di 90 centimetri per creare allagamenti, un evento ormai molto frequente. Per questo le stesse ditte interessate temono che il ritardo negli inizi dei lavori, che inizialmente dovevano partire in primavera, dilatino i tempi di messa in opera visto che si va verso la stagione delle alte maree che potrebbe complicare i lavori in corso.