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Bari, sequestrato e picchiato tutta la notte: gli hanno pure spento una sigaretta in faccia

Arrestati tre giovani: hanno prelevato un loro conoscente convinti che questo avesse rubato il portafoglio di uno dei tre. La vittima è stata picchiata brutalmente per tutta la notte, poi, soltanto all’alba, si è riuscita a liberare e a cercare aiuto per strada. Gli aguzzini volevano farsi giustizia da soli.
A cura di Giorgio Scura
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BARI – Come in Arancia Meccanica, o pure peggio. Scene da film l'altra sera a Bari dove un giovane è stato prelevato con la scusa di una cena insieme dalla sua abitazione, portato a Putignano, e qui picchiato, ferito e umiliato per una notta intera finché, approfittando di un momento di distrazione, si è riuscito a liberare e chiedere aiuto a un passante che ha chiamato il 112 ponendo fine a questo incubo.

Dalle indagini è emerso che la vittima è stata accusata dall'amico e altri due di aver rubato il portafogli di uno dei tre e tanto è bastato per far scattare la spedizione punitiva con tanto di sequestro, lesioni e rapina. Volevano farsi giustizia da soli insomma, così gli hanno preso il telefonino e i 20 euro che aveva in tasca.

I carabinieri di Putignano, in provincia di Bari, alla fine hanno arrestato tre persone, con precedenti, identificandoli in C.V. 24enne di Bari, L.G., 24enne d Putignano e M.A., 22enne di Putignano. Gli stessi sono stati rintracciati e, nel corso della perquisizione effettuata nel presunto luogo di prigionia della vittima, sono stati ritrovati il cellulare, i soldi sottratti e il bastone utilizzato per picchiarlo.

Da quanto ricostruito dai militari dell'arma, la giovane vittima verso le 5 del mattino, con segni di percosse evidenti, ha richiamato l'attenzione dei passanti sulla strada statale 172 Putignano -Turi, facendo segno con le braccia. Un automobilista si è fermato e lo ha soccorso e, dopo aver sentito il racconto del malcapitato, gli ha prestato il suo cellulare per chiamare il 112. I carabinieri lo hanno portato in caserma dove la vittima ha illustrato nei dettagli la sua testimonianza

Il giovane, anche lui con precedenti, ha denunciato che la sera precedente, con il pretesto di consumare una cena in compagnia, era  stato prelevato da Bari da uno dei tre ed in auto era stato portato in Putignano, dove avevano incontrato gli altri due complici entrambi del luogo. Qui lo avevano accusato di essere l'autore del furto di un portafoglio subito qualche giorno prima da uno dei tre componenti del gruppo. Il giovane era stato picchiato con schiaffi, gomitate, pugni e calci. Verso la mezzanotte, i malfattori non contenti, lo avevano portato nell'abitazione del derubato e rinchiuso in una stanza, picchiandolo nuovamente, questa volta con un bastone, e procurandogli diversi traumi alle dita delle mani e addirittura spegnendogli una sigaretta accesa sul volto.

Erano arrivati perfino a chiedergli la somma di 150 euro per ottenere la libertà, ma il giovane non aveva potuto assecondare la richiesta non disponendo di altro danaro tranne che delle 20 euro che gli avevano già sottratto. Solo alle cinque del mattino, approfittando del calo di sorveglianza dei suoi aguzzini, assopitisi sui divani, era riuscito a scappare dalla finestra dell'abitazione posta a piano terra e a chiedere aiuto ai passanti.

Il giovane è stato poi medicato all'Ospedale di Putignano dove i sanitari lo hanno dimesso con una prognosi di 20 giorni. I tre presunti autori dovranno rispondere di reati gravi quali sequestro di persona a scopo di estorsione e rapina aggravata in concorso. Ora si trovano nel carcere di Trani.

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