Bala Sagor Fatto a pezzi e messo in un sacco a Spoleto, confessa il cuoco fermato: “Voleva indietro i soldi”

È stato il cuoco Shuryn Dmytro a uccidere e fare a pezzi Bala Sagor, il 21enne trovato morto e sembrato in un sacco abbandonato a Spoleto. Il 33enne ex collega della vittima ha confessato il delitto davanti agli inquirenti oggi durante l'interrogatorio di garanzia dopo essere stato arrestato nella notte tra mercoledì e giovedì come principale sospettato dell'omicidio.
La confessione di Shuryn Dmytro
La confessione piena di Shuryn Dmytro è avvenuta nella mattinata di venerdì nel corso dell'udienza di convalida del provvedimento di fermo davanti al giudice per le indagini preliminari che quindi ha confermato il provvedimento disponendo per lui la custodia cautelare un carcere in attesa del processo. Consigliato dal suo avvocato, di fronte al Gip il 33enne ha raccontato la sua versione dei fatti rivelando anche il movente e collaborando con gli inquirenti.
Grazie al suo racconto, infatti, è stato possibile recuperare l'arma del delitto, un coltello, e le parti del corpo del 21enne Bala Sagor che non erano nel sacco nero scoperto da un residente della zona lunedì sera. Alla base dell'efferato gesto ci sarebbe una lite per motivi economici tra vittima e omicida per un debito che il 33enne aveva contratto con il 21enne per un prestito.
Il movente dell'omicidio di Bala Sagor
"L'ho ucciso io. Voleva indietro i soldi che mi aveva prestato, abbiamo litigato e l'ho colpito con una coltellata" avrebbe raccontato Shuryn Dmytro al giudice Maria Silvia Festa che oggi era arrivata nel carcere di Spoleto per ascoltarlo. L'uomo ha rivelato che l'assassinio risale addirittura alla mattina di giovedì 18 settembre quando ha accoltellato a morte il 21enne. Per liberarsi del cadavere, poi lo avrebbe fatto a pezzi gettandolo in diversi punti nei giorni successivi.
Il reo confesso ha racconto di aver fatto tutto da solo facendo rivenire anche i coltelli con i quali avrebbe sezionato il cadavere della vittima. Un racconto che ovviamente andrà verificato anche se gli inquirenti avevano già messo nel mirino il 33enne perché era stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza mentre entrava a casa di Bala Sagor la mattina del 18 settembre per uscire alcune ore dopo con dei sacchi neri trasportati in bici.
Secondo diversi testimoni ascoltati nei giorni scorsi dagli inquirenti, Shuryn avrebbe contratto diversi debiti a causa della ludopatia tra cui anche verso Bala Sagor col quale aveva preso appuntamento per decidere del problema proprio la mattina dell'omicidio.