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Autostrade, no all’aumento dei pedaggi sul 95 per cento della rete

Gli incrementi delle tariffe autostradali previsti dal 1 gennaio 2020 sono stati bloccati sul 95% della rete.  A renderlo noto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti spiegando che il balzello è stato disinnescato attraverso il decreto Milleproroghe. Maggiori introiti sono stati concessi a quattro società: Cav (Concessioni Autostradali Venete, +1,20%), Autovia Padana (+4,88%), Bre.Be.Mi. (+3,79%) e Pedemontana Lombarda (+0,80%).
A cura di Davide Falcioni
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Gli incrementi delle tariffe autostradali previsti dal 1 gennaio 2020 sono stati bloccati sul 95% della rete.  A renderlo noto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti spiegando che il balzello è stato disinnescato attraverso il decreto Milleproroghe, mentre maggiori introiti sono stati concessi a quattro società: si tratta Cav (Concessioni Autostradali Venete, +1,20%), Autovia Padana (+4,88%), Bre.Be.Mi. (+3,79%) e Pedemontana Lombarda (+0,80%). Contestualmente al nuovo stop, spiega sempre il ministero guidato da Paola De Micheli, “si conferma l’ulteriore congelamento degli incrementi tariffari relativi agli anni precedenti” per le società concessionarie Strada dei Parchi, Autostrade per l’Italia e Milano Serravalle.

Nella sua nota il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti dichiara: "Il termine per l’adeguamento delle tariffe autostradali relative all’anno 2020 è differito sino alla definizione del procedimento di aggiornamento dei piani economici finanziari predisposti in conformità alle delibere adottate dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art)". Le concessionarie interessate sono Rav, Sat, Strada dei Parchi, Satap (A4), Milano Serravalle, Brescia Padova, Autostrade per l’Italia, Asti-Cuneo, Salt (Autocamionale della Cisa), Autostrada dei fiori (Tronco A10), Autostrada dei Fiori (Tronco A6), Salt (Tronco Ligure Toscano), Sav, Sitaf, Tangenziale di Napoli, Cas".

E' stato inoltre confermato il congelamento degli incrementi tariffari relativi agli anni precedenti per le società concessionarie: Strada dei Parchi (sospesi 12,89% per l’anno 2018 e 5,59% per l’anno 2019) e per la quale il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti fa presente che "relativamente alla concessionaria Strada dei Parchi, l’incremento tariffario è ulteriormente sospeso fino al 31 ottobre", Autostrade per l’Italia (sospeso 0,81% per l’anno 2019), Milano Serravalle (sospeso 2,62% per l’anno 2019). Per le autostrade A24 e A25, inoltre, il Mit fa presente che continueranno ad applicarsi le tariffe di pedaggio vigenti alla data del 31 dicembre 2017.

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