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Assunto come postino ma vive in auto, allarme Caritas a Bolzano: “Povertà è più vicina di quanto pensi”

L’allarme lanciato dalla Caritas di Bolzano, sempre più lavoratori con stipendio fisso non trovano un alloggio a prezzo adeguato al loro stipendio: “La povertà è più vicina di quanto pensi”.
A cura di Antonio Palma
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L’emergenza abitativa non riguarda più soltanto le persone che vivono per strada ma spesso anche i lavoratori che non trovano più un alloggio accessibile o faticano a mantenere quello che hanno” è l’allarme lanciato dalla Caritas di Bolzano rivelando sempre più casi di persone con stipendio fisso ma che in Alto Adige non riescono a trovare un alloggio adatto alle loro tasche. Esemplare il caso di un postino neo assunto con contratto pieno e dunque con stipendio fisso ma costretto a dormire e vivere in auto.

Il giovane, proveniente da un’altra regione, non ha appoggi familiari e nei giorni scorsi si è rivolto alla Caritas diocesana per chiedere un aiuto nel trovare una sistemazione. “Ha avuto un lavoro come postino, ha una sua entrata fissa ma non trova un alloggio a prezzo adeguato e al momento sta dormendo per strada“ ha spiegato alla Tgr Danilo Tucconi, responsabile dell'area “Senzatetto e senza fissa dimora”.

“Spesso non trovano un alloggio accessibile o faticano a mantenere quello che hanno anche genitori single, lavoratori e lavoratrici con redditi bassi, persone anziane e sole o giovani senza sostegno familiare. Le cause sono molteplici: affitti e spese abitative in crescita, scarsità di alloggi – anche per via di immobili volutamente sfitti o destinati sempre più al turismo – reti sociali carenti, nonché diffidenze e timori da parte dei locatori” elenca Beatrix Mairhofer, direttrice della Caritas di Bolzano.

Nel suo report per la campagna “La povertà è più vicina di quanto pensi”, la Caritas ricorda che ormai anche in provincia per un appartamento di 70 metri quadri servono oltre mille euro al mese. Ovviamente per chi ha un solo reddito di 1500 euro il tutto diventa proibitivo. Non a caso tra chi si rivolge all’ente diocesano per un aiuto ormai ci sono moltissimi con reddito anche fino a 1600 euro ma con famiglia.

“Ormai quasi un terzo dei nostri assistiti si rivolge alla nostra consulenza debiti per casi di morosità o costi abitativi” ha rivelato Petra Priller, responsabile della Consulenza debiti della Caritas, spiegando che “In totale, quest’anno la Caritas ha già pagato oltre 66.000 euro per saldare arretrati di affitto, spese condominiali e bollette di luce e gas”.

“Vediamo ogni giorno quanto velocemente le persone possano scivolare nella condizione di senza dimora e quanto possa fare la differenza trovare delle persone disposte a dare una mano. Eppure una casa è molto più di quattro mura: è il primo passo per costruire la propria vita. Ringrazio quindi tutti coloro che collaborano nei servizi e nelle parrocchie, e anche chi sostiene il lavoro della Caritas con le donazioni. Senza questa grande solidarietà a tutti i livelli non potremmo garantire molti dei servizi che offriamo alle persone in difficoltà” ha concluso la direttrice della Caritas.

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