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Asilo rifiuta bimbe non vaccinate, mamma free-vax di Ivrea perde ricorso in Tribunale

Chiara Tinuzzo, la mamma delle due gemelline non in regola con le vaccinazioni obbligatorie e per questo respinte ai cancelli dell’istituto all’inizio dell’anno scolastico, aveva anche intrapreso uno sciopero della fame. Per il Tribunale però il comportamento della scuola è stato perfettamente lecito.
A cura di Antonio Palma
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Il Tribunale di Ivrea ha respinto il ricorso contro la scuola dell'infanzia Villa Girelli presentato da Chiara Tinuzzo, la mamma delle due gemelline non in regola con le vaccinazioni obbligatorie e per questo respinte ai cancelli dell'istituto all'inizio dell'anno scolastico. Il caso delle due bimbe di tre anni era scoppiato all'inizio del settembre scorso  quando, accomandate dalla mamma, le piccole si era viste sbarrate il passo da agenti di polizia perché non in regola con le vaccinazioni obbligatorie. Da qui era nata un accesa protesta da parte della signora Tinuzzo portata cavanti sia con azioni dimostrative davanti ai cancelli della scuola materna sia con uno sciopero della fame durato diversi giorni. Al suo fianco si erano schierati tanti altri cittadini e genitori del comune piemontese e ne era nata anche una fiaccolata di solidarietà a cui avevano partecipato un centinaio di persone

La donna dice di non essere contro i vaccini in assoluto anche perché le sue due figlie sono vaccinate quasi per tutto. All'appello però mancano alcuni vaccini che lei definisce facoltativi, come quello contro il morbillo, ma obbligatori per la legge. "Ho presentato un'istanza all’Asl per avere chiarimenti e mettermi a posto. E questo mi dà diritto a poter entrare" aveva sostenuto la donna. Per Chiara Tinuzzo quel comportamento della scuola dunque andava ben oltre le regole e le leggi e quindi si era rivolta anche a un Tribunale per avere giustizia. Ora però il giudice incaricato le ha dato torto stabilendo che il comportamento della scuola è stato perfettamente lecito. Il giudice Matteo Buffoni infatti ha riconosciuto "la piena legittimità del provvedimento con cui la cooperativa  che gestisce la scuola ha opposto l'accesso alla struttura" di fronte ai mancati adempimenti previsti per le vaccinazioni dei bambini.

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