Arrestato Renato Vallanzasca: ha rubato mutande in un supermercato
Torna in carcere Renato Vallanzasca, protagonista indiscusso della criminalità degli anni ’70 e ’80. Torna in carcere dopo essere stato sorpreso, nella serata di ieri, a rubare merce di poco valore in un supermercato di Milano. Vallanzasca, ammesso al regime di semilibertà nel carcere di Bollate, ieri sera intorno alle 20 è stato sorpreso da un addetto dell’antitaccheggio di un supermercato del capoluogo lombardo “per aver cercato di allontanarsi dopo aver sottratto merci di scarso valore”. Nello specifico Vallanzasca avrebbe pagato degli alimentari ma avrebbe messo nella borsa delle mutande e altra merce, tra cui cesoie e concime per piante, per un valore di circa 70 euro. Quando un addetto gli avrebbe contestato di aver nascosto qualcosa, lui avrebbe risposto in maniera spocchiosa e avrebbe rifiutato di mostrare il contenuto della sua borsa. Così sono stati chiamati i carabinieri. Il famigerato criminale è stato arrestato per furto aggravato e verrà processato per direttissima.
La storia di Renato Vallanzasca
L'ex capo della mala milanese, condannato complessivamente a quattro ergastoli e 295 anni di carcere, tuttora detenuto in regime di lavoro esterno nel carcere di Bollate, dal primo dicembre lavorava in una ricevitoria nel centro di Milano. Nel marzo 2010 l’ex bandito aveva lavorato in una pelletteria, poi in una ditta informatica e infine, nel corso della estate scorsa, in una boutique di Sarnico, sul lago d'Iseo. La sua “carriera” criminale iniziò proprio con una rapina in un supermercato, nel 1972. All’epoca ad arrestarlo furono gli uomini della squadra Mobile di Milano. Da quel momento la sua biografia è stata ricca di furti, rapine ed evasioni. Nel 2010, dopo alterne vicende giudiziarie e richieste di grazia non concesse, Vallanzasca era stato ammesso al beneficio del lavoro esterno.