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Aria condizionata non sotto i 26 gradi e dieta equilibrata: i consigli contro il caldo record

L’aumento delle temperature che ha travolto l’Italia nelle ultime settimane ha avuto ripercussioni sullo stato di salute degli italiani. Il Prof. Gennaro D’Amato, medico specialista in Allergologia e Immunologia clinica e malattie dell’apparato respiratorio, ha fornito alcuni consigli per affrontare al meglio il caldo africano e per l’uso responsabile dei condizionatori.
Intervista a Prof Gennaro D'Amato
medico specialista in Allergologia e Immunologia clinica e malattie dell'apparato respiratorio
A cura di Gabriella Mazzeo
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Foto di Spencer Platt/Getty Images
Foto di Spencer Platt/Getty Images

Il caldo anomalo delle ultime settimane sta avendo importanti ripercussioni anche sullo stato di salute degli italiani. Una nuova ondata di caldo africano travolgerà l'Italia nei prossimi 7 giorni: in città si raggiungeranno anche picchi di 40 gradi. Per questo è importante sapere come proteggersi al meglio dalle conseguenze dell'afa. Secondo il Prof Gennaro D'Amato, medico specialista in Allergologia e Immunologia clinica e malattie dell'apparato respiratorio, è importante bere più di due litri d'acqua al giorno e imparare ad usare correttamente l'aria condizionata, alleata imprescindibile di quest'estate.

Prof. Gennaro D'Amato
Prof. Gennaro D'Amato

Come usare al meglio l'aria condizionata per evitare di ammalarsi a causa degli sbalzi di temperatura?

Non dobbiamo esagerare, non siamo pinguini e non abbiamo bisogno di temperature estremamente basse. Con la crisi energetica il condizionatore va tenuto intorno ai 26 gradi. Chi usa l'aria condizionata deve tenere presente che valori troppo bassi fanno male all'organismo: facilitano l'infiammazione delle vie aeree e problemi bronchiali, soprattutto nei soggetti già predisposti

Per l'uso dell'aria condizionata è consigliato un limite di ore?

No, anche se bisogna sapere che non può essere in funzione tutto il giorno. Va inoltre assolutamente evitato di accenderla di notte o comunque deve essere mantenuta a livelli minimi e su temperature abbastanza elevate. Molto meglio aprire le finestre durante la notte. Dobbiamo tener conto anche del fatto che accendendo l'aria condizionata, soprattutto se per tanto tempo, emettiamo grandi quantitativi di Co2 per raffreddare l'ambiente. L'anidride carbonica è uno degli elementi che maggiormente favorisce l'aumento delle temperature e i cambiamenti climatici.

I condizionatori hanno un ruolo nella diffusione del Covid? Possono spargere i droplet negli ambienti chiusi?

Ci sono studi che vanno in questo senso ma che riguardano soprattutto la variante Delta. Con Omicron la trasmissione è diretta. La nuova variante del Covid è più infettante, ma meno aggressiva dal punto di vista clinico. Bisogna evitare contatti troppo ravvicinati con gli altri e va comunque usata la mascherina, ma in questo senso il condizionatore non è un nemico. La variante Omicron ha sintomi nasali e causa poche polmoniti, ma gli anziani devono comunque stare attenti. Con l'aumento dei contagi noi stiamo consigliando l'uso dell'antinfiammatorio e degli antivirali, perché i decessi e i ricoveri sono ancora troppi. Un anziano che contrae il Covid deve assumere l'antivirale anche se ha conseguito tre dosi di vaccino, questo deve essere chiaro.

Chi non ha l'aria condizionata invece? Come può gestire il caldo?

Aprendo le finestre di sera o di notte. Inoltre i medici consigliano di bere anche oltre i due litri di acqua al giorno. Restano valide raccomandazioni più generali come quella di evitare di uscire nelle ore più calde della giornata per evitare i colpi di calore che sono pericolosissimi per gli anziani.

E chi invece lavora all'aperto ed è costretto ad esporsi al caldo nelle ore clou della giornata?

Deve coprire la testa con un cappellino, bere molta acqua e possibilmente usare una crema solare. Va evitata l'esposizione diretta al sole.

A proposito di cambiamenti climatici: il grande caldo ha impoverito la produzione agricola. Consigli per mantenere una dieta sana che aiuti le persone a contrastare gli effetti delle temperature elevate?

Bisogna evitare di mangiare molto, soprattutto di sera e fare attenzione a quel che ingeriamo. Sembra strano, ma il caldo ha causato anche l'aumento di allergie alimentari. I prodotti che quotidianamente raggiungono le nostre tavole sono molto diversi da quelli che compravamo anni fa, complice l'inquinamento e le condizioni atmosferiche impervie.

Sono aumentate solo le allergie alimentari?

No, anche quelle da pollini o erbe. Questi sono studi che stiamo portando avanti negli ultimi anni. Un soggetto allergico deve porre maggiore attenzione non solo a tavola, ma più in generale nelle sue azioni quotidiane.

Tornando all'alimentazione: gli integratori fanno davvero bene? Sono consigliati d'estate?

Non fanno sicuramente male, ma tendo a preferire la frutta e i succhi di frutta per l'assunzione di vitamine, soprattutto d'estate. In linea di massima l'assunzione di vitamina C o D è una cosa positiva, ma non dobbiamo abusarne.

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