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Appello di Emergency e Oxfam a Draghi: “Si liberino brevetti sui vaccini o non usciremo da pandemia”

Emergency ed Oxfam hanno inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Mario Draghi. “Sostenga con decisione la sospensione delle regole che tutelano la proprietà intellettuale sui brevetti dei vaccini anti-Covid e la condivisione della tecnologia necessaria alla produzione in altri paesi, rendendo così possibile la definizione di un piano vaccinale realmente efficace e capace di raggiungere tutti, sia nei paesi più poveri che in Italia e in Europa”.
A cura di Davide Falcioni
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Il sistema monopolistico sulla produzione dei vaccini anti Covid imposto dalle case farmaceutiche potrebbe avere un costo altissimo sia in termini di vite umane che di economia. A ribadirlo, con una lettera aperta inviata al Presidente del Consiglio Mario Draghi, sono state Emergency ed Oxfam, ricordando come la tutala della salute pubblica abbia conseguenze anche in termini economici: la mancata vaccinazioni della maggioranza della popolazione mondiale – quella dei paesi a basso reddito – secondo uno studio commissionato dalla International Chamber of Commerce (ICC) Research Foundation potrebbe causare perdite per 9.300 miliardi di dollari metà delle quali riguarderebbe anche i paesi ricchi. Al contempo – spiegano Emergency ed Oxfam – "una diffusione incontrollata del virus, aggravata dai ritardi nelle consegne delle dosi in molti paesi, rende probabile – come del resto sta già avvenendo – il rapido sviluppo di mutazioni, che potrebbe rendere obsoleti i vaccini esistenti e vanificare tutti gli sforzi messi in campo dai governi per fermare la pandemia".

L'appello di Emergency e Oxfam: "Liberare i brevetti sui vaccini"

Non consentire una diffusione dei vaccini capillare anche ai paesi a basso reddito avrebbe quindi conseguenze drammatiche sulla salute. Ed è proprio per questo che Emergency ed Oxfam hanno deciso di appellarsi al governo italiano, che nei prossimi mesi assumerà la presidenza del G20 e in quella sede potrebbe giocare un ruolo fondamentale, "a partire dalla prossima riunione del Consiglio dell’Organizzazione Mondiale del Commercio del 1° marzo", dove il presidente Draghi potrebbe "sostenere con decisione la sospensione delle regole che tutelano la proprietà intellettuale sui brevetti dei vaccini anti-Covid e la condivisione della tecnologia necessaria alla produzione in altri paesi, rendendo così possibile la definizione di un piano vaccinale realmente efficace e capace di raggiungere tutti, sia nei paesi più poveri che in Italia e in Europa.

Secondo Sara Albiani, policy advisor sulla salute globale di Oxfam Italia, "solo consentendo produzione e vendita dei vaccini da parte di molti attori in un mercato competitivo, oltre che la loro disponibilità al pubblico al minor costo possibile, potremo scongiurare il peggio, prima che sia troppo tardi". Rossella Miccio, Presidente di Emergency, ha ricordato che "lunedì 1 marzo, l’Organizzazione mondiale del commercio si riunirà per valutare la proposta avanzata da India e Sud Africa di sospendere temporaneamente i diritti sulla proprietà intellettuale dei vaccini contro il Covid-19. Tutti i paesi in via di sviluppo aspettano con il fiato sospeso una decisione fondamentale, l’unica che può garantire la speranza di contenere l’epidemia. Chiediamo che l’Italia e l’Unione Europea sostengano questa richiesta.  Se vogliamo lasciarci alle spalle la pandemia, tutti i paesi – anche quelli a basso reddito – devono essere messi in grado di ricevere i vaccini".

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