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Anziani che guardano i cantieri, ora diventa un lavoro: saranno consulenti dei comuni

Per gli anziani guardare i cantieri mentre gli operai sono al lavoro non sarà più solo un passatempo. Un progetto partito in alcuni comuni del pisano, infatti, fa diventare questa attività un vero e proprio lavoro. Gli anziani diventano così consulenti e offrono la loro esperienza nella realizzazione di alcuni progetti.
A cura di Stefano Rizzuti
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Assistere ai lavori all’interno di un cantiere per gli anziani diventa un lavoro. Quella che è una pratica diffusa tra le persone più anziane, tanto da essere ormai un luogo comune, diventerà nel pisano una sorta di lavoro: una consulenza che queste persone daranno agli operai. La notizia viene riportata dalla Nazione che parla di un lavoro comunque “volontario” che verrà messo a regime con due scopi: migliorare le condizioni di vita delle persone coinvolte, portandoli a condividere con gli amministratori locali gli interventi di rigenerazione urbane.

Il progetto si chiama ‘Urban health – movi-menti’ e viene promosso dal Centro nazionale per la prevenzione e controllo delle malattie del ministero della Salute. È stato presentato a Palazzo Gambarcorti, nella sede del comune di Pisa. Ma riguarda anche altri enti, come dimostra la partecipazione alla presentazione della Regione Lombardia, del Politecnico di Milano, delle All di Piemonte e Taranto. Il progetto ha preso il via nei comune di Calci, Pisa, Pontedera e Pomarance. Un primo periodo di questa iniziativa – iniziata ad aprile – andrà avanti fino a dicembre.

A Pisa partecipano 44 persone, divise in due gruppi: in uno ci sono quelli dai 55 ai 66 anni, nell’altro si va dai 67 ai 77 anni. Gli aderenti sono stati coinvolti in percorsi definiti di benessere e partecipano all’elaborazione di progetti di rigenerazione urbana per favorire l’attività fisica, la partecipazione sociale e la prevenzione del decadimento cognitivo. Il sindaco di Pisa, Michele Conti, parla di un progetto “importante che guarda alle buone pratiche di rigenerazione urbana e ambientale: è mia convinzione che l’urbanistica debba prevedere spazi, interi quartieri, adatti a coloro che invecchiano e che hanno problemi che possono sembrare insormontabili ma che invece si possono superare con piccoli accorgimenti”.

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