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Andrea si schianta e muore mentre fa wakeboard, la disabilità non l’aveva mai fermato

Andrea Mancini è morto tragicamente in un terribile incidente mentre praticava wakeboard, sport acquatico a metà strada tra sci nautico e snowboard.
A cura di Antonio Palma
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Appassionato di sport d’acqua, la disabilità non l'aveva mai fermato ma un tragico destino ha voluto che la sua vita si interrompesse improvvisamente e per sempre proprio su una amata tavola da surf. Andrea Mancini è morto tragicamente nel pomeriggio di martedì a seguito di un terribile incidente mentre praticava wakeboard, sport acquatico a metà strada tra sci nautico e snowboard.

Il 55enne residente a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, stava facendo  wakeboard sul lago di Porto Fuori, a Ravenna, quando, per motivi ancora da accertare, si è schiantato contro un ostacolo fisso, una struttura metallica usata per le manovre. Un impatto a forte velocità che non gli ha dato scampo.

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Il 55enne che praticava questo sport in modalità paralimpica sit-wake, ossia seduto su una tavola trascinata con una corda, si trovava all’interno del Startwake Cable Park, un’area attrezzata dove andava spesso per divertirsi, gestita da un’associazione sportiva dilettantistica di cui era anche socio.

Dopo l’allarme lanciato dagli altri presenti, sul posto sono accorsi in poco tempo gli operatori del 118 con ambulanza ed elicottero ma purtroppo per Andrea Mancini non c’è stato nulla da fare. I soccorritori hanno provato a rianimarlo anche con il defibrillatore ma purtroppo si sono dovuti arrendere poco dopo dichiarandone il decesso sul posto.

Secondo quanto ricostruito finora in base ad alcune testimonianze, il cinquantacinquenne aveva già fatto una parte del percorso previsto, trainato da un sistema a fune azionato da terra, come prevede la disciplina, quando è avvenuta la tragedia.

La tavola su cui si trovava Andrea Mancini avrebbe preso velocità e, dopo una curva, l’uomo ha perso il controllo del mezzo ed è finito contro uno dei tralicci metallici dell’impianto.

Sull’incidente indaga ora la Questura di Ravenna, intervenuta sul osto con le Volanti, della squadra mobile e gli uomini della polizia scientifica. Probabile che sulla salma venga disposta l'autopsia per accertare le cause della morte mentre l'impianto è stato chiuso

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