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Amanda Knox nel suo libro: “Ho pensato al suicidio e ad adottare un bimbo”

Le altre “verità” contenute nel libro della studentessa di Seattle coinvolta nel delitto di Meredith Kercher: Amanda parla di suicidio e della volontà di adottare un figlio, una volta libera dal carcere. E in un’intervista: “Paralizzata dall’ansia”.
A cura di Susanna Picone
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Le altre “verità” contenute nel libro della studentessa di Seattle coinvolta nel delitto di Meredith Kercher: Amanda parla di suicidio e della volontà di adottare un figlio, una volta libera dal carcere. E in un’intervista: “Paralizzata dall’ansia”.

Gli americani dovranno attendere ancora qualche giorno per leggere la “verità” di Amanda Knox, quella contenuta nel libro “Waiting To Be Heard” che uscirà il 30 aprile, ma intanto sono diverse le anticipazioni del racconto della ragazza coinvolta nell’omicidio di Meredith Kercher. Qualche giorno fa il Daily Mail aveva scritto dell’“inferno” del carcere italiano per Amanda dove, ha confessato nel libro, veniva molestata da detenute e secondini. E nello stesso carcere, emerge, che la giovane Amanda avrebbe pensato anche al suicidio. Amanda Knox avrebbe voluto togliersi la vita se avesse dovuto trascorrere il resto dei suoi giorni dietro le sbarre. È l’Abc Television ad aver diffuso alcuni estratti in anteprima: Amanda ha raccontato di essersi immaginata "cadavere" mentre si trovava rinchiusa a Perugia e di avere pensato di togliersi la vita, se la condanna fosse passata dai 26 anni di prigione all'ergastolo.

Il desiderio di Amanda di diventare madre – "Ho cominciato a capire come ci si può sentire intrappolati nella propria vita, da essere così disperati da fuggire, anche se ciò significa non vivere più", ha scritto la Knox nel suo libro. E un altro dei “pensieri” di Amanda contenuti nel libro è quello che fa riferimento a un bambino: la Knox ha infatti scritto che se fosse stata costretta a scontare la sentenza di 26 anni, all'uscita dal carcere avrebbe adottato un bambino. In un’intervista a People, infine, la ragazza ha detto di non essersi ancora liberata del ricordo di quanto accaduto: “Vengo colta di sorpresa e tutto a un tratto mi sento sopraffatta da un sentimento di impotenza e disperazione e paura persino della speranza”. Dice di essere ancora “paralizzata” dall’ansia. Il mese scorso la Cassazione ha annullato la sentenza d'appello nei confronti dell’americana e dell'allora fidanzato Raffaele Sollecito e la Corte suprema ha disposto la celebrazione di un nuovo processo a Firenze.

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