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Covid 19

Allerta focolai Covid a Palermo dopo i nuovi contagi, tra di loro un medico del pronto soccorso

Nuova impennata di casi di Coronavirus in Sicilia, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 77 nuovi casi. A Palermo, in particolare, preoccupa il focolaio alla Rap la società che gestisce la raccolta dei rifiuti nel capoluogo siciliano, dove i positivi sono saliti a 15. Contagiato anche un medico del pronto soccorso dell’ospedale Cervello e un giudice della Corte d’Appello.
A cura di Ida Artiaco
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Cresce la preoccupazione in Sicilia per i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime ore: in tutta la regione sono 77 i contagiati di Covid-19 in più rispetto a ieri. Sale, invece, a 105 il totale delle persone ricoverate e a 15 il numero di quelle che necessitano di cure in terapia intensiva con una crescita di due intensive e di un ricovero generale. Sotto osservazione, in particolare, Palermo, dove nelle ultime ore sono stati individuati 27 positivi, dei quali 18 scoperti nel pomeriggio e ancora non annoverati nel bollettino ufficiale, come riporta il Giornale di Sicilia. Tra di loro, anche un medico del pronto soccorso dell'ospedale Cervello che, dopo il turno della notte precedente aveva accusato artralgie diffuse e cefalea e per prudenza si era sottoposto a tampone. "Attualmente il professionista è in buone condizioni", ha detto Walter Messina, direttore generale dell'azienda ospedaliera, il quale ha aggiunto che "per un lieve quadro di broncopolmonite è in corso il ricovero presso il reparto di malattie Infettive. I contatti stretti sono i professionisti del pronto soccorso, che lavorano tutti con dpi da area covid. Stanno facendo i tamponi come da prassi e secondo lo schema ribadito oggi con apposita nota odierna della direzione sanitaria".

Sono saliti invece a 15 i dipendenti della Rap, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti nel capoluogo siciliano, risultati positivi al Coronavirus. Ieri sera è arrivata la comunicazione che altri 3 lavoratori sono risultati positivi al test sierologico. Anche per questi sono scattati i tamponi. Il contagio è entrato anche all'interno del palazzo di Giustizia del capoluogo siciliano: un magistrato della Corte d'Appello è risultato positivo al tampone ed è in autoisolamento nella propria abitazione. Si tratta di un caso asintomatico e le sue condizioni di salute sarebbero buone. "È già stata effettuata la sanificazione dei locali – dice all'Adnkronos Matteo Frasca, presidente della Corte d'Appello – ed è già scattato il protocollo previsto in questi casi con il tracciamento dei contatti del magistrato. Se possibile adesso ci sarà ancora più rigore. Bisogna essere prudenti e responsabili ma senza allarmismi ingiustificati". Infine, la questione la scuola. Una bidella del liceo linguistico Danilo Dolci è risultata positiva al test sierologico, a cui si era sottoposto come il resto del personale scolastico. Adesso si attende la conferma del tampone. Nel frattempo, i corsi di recupero in presenza sono stati sospesi e svolti a distanza. Anche l’ingresso al pubblico è vietato, fino a nuove disposizioni, mentre l'edificio è stato sanificato e prima dell’inizio delle lezioni, previsto per il 14 settembre, ci sarà un altro intervento di pulizia straordinaria.

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