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Allarme smog in Italia, a gennaio sforati 18 volte i limiti di PM10. Maglia nera a Torino

Legambiente ha stilato un ‘bilancio’ di ’10 anni di Smog ‘: dal 2010 al 2019 il 28% delle città monitorate dall’associazione ha superato ogni anno i limiti giornalieri di PM10. Torino si conferma prima con sette volte su dieci, per un totale di 1.086 giorni di inquinamento in città, seguita da Frosinone.
A cura di Davide Falcioni
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Allarme smog in cinque città italiane. Nei primi ventitré giorni di quest'anno, infatti, a Frosinone, Milano, Padova, Torino e Treviso sono stati sforati per diciotto volte i limiti massimi di polveri sottili PM10 nell'aria. È quanto emerge dal dossier "Mal'aria"  di Legambiente, che precisa come la situazione sia stata solo leggermente migliore a Napoli (16 giorni) e Roma (15). Nel 2019, ricorda l'associazione, sono stati 26 i centri urbani fuorilegge sia per polveri sottili (PM10) sia per l'ozono (O3). In cima alla non lusinghiera classifica si piazza Torino con 147 giorni fuorilegge (86 per il PM10 e 61 per l'ozono), seguita da Lodi e Pavia.

Nel suo rapporto l'associazione ambientalista stila anche il ‘bilancio' di '10 anni di Smog ‘: dal 2010 al 2019 il 28% delle città monitorate dall'associazione ha superato ogni anno i limiti giornalieri di PM10. Torino si conferma prima con sette volte su dieci, per un totale di 1.086 giorni di inquinamento in città, seguita da Frosinone. Legambiente sottolinea come l'inquinamento rappresenti una minaccia per la salute dei cittadini e dell'ambiente, e come la causa principale sia rappresentata dai mezzi di trasporto privati, senza dimenticare le altre sorgenti come il riscaldamento domestico, l'industria e l'agricoltura . "Lo smog – commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – va affrontato in maniera efficace. Le deboli e le sporadiche misure anti-Smog, come il blocco del traffico adottato nei giorni scorsi a Roma e in diverse città della Penisola, sono solo interventi palliativi che permettono di contenere temporaneamente i danni sanitari, ma non producono effetti duraturi se non all'interno di interventi strutturali".

Secondo il leader di Legambiente "è urgente mettere in campo politiche e azioni efficaci ed integrate a livello nazionale che riguardino tutte le fonti inquinanti, programmando interventi sia sulla mobilità urbana sempre più pubblica, condivisa, a zero emissioni e multi-modale, che sul riscaldamento domestico, la produzione di elettricità e quella industriale e l'agricoltura. Solo così – conclude Ciafani – si potrà aggredire davvero l'inquinamento atmosferico e affrontare in maniera concreta il tema della sfida climatica".

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