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Alessandro Coatti ucciso in Colombia, arrestato chi lo adescò sull’app di incontri: in carcere tutti e 7 i killer

La polizia e la Procura di Santa Marta ha arrestato chi ha adescato sull’app di incontri Alessandro Coatti, il ricercatore italiano ucciso e fatto a pezzi sei mesi fa in Colombia. Si tratta del settimo membro della banda criminale: dovranno ora tutti rispondere di omicidio.
A cura di Giorgia Venturini
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Alessandro Coatti
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Svolta sull'omicidio di Alessandro Coatti, il ricercatore italiano ucciso e fatto a pezzi sei mesi fa in Colombia. La polizia e la Procura di Santa Marta ha arrestato chi ha adescato e ingannato il biologo: in manette è finito Uber Etilvio Torres García. Si tratta del settimo membro della banda finito in arresto, dovranno tutti rispondere dell'accusa di omicidio. Il corpo del ricercatore è stato trovato in più parti della città: le indagini erano scattate dopo che parte del cadavere era stato trovato in una valigia.

Stando a quanto ricostruito dalle indagini, Alessandro Coatti era stato avvicinato con un'app di incontri. L'appuntamento era nel parco degli Innamorati, nella zona centrale di Santa Marta. Quando i due si sono incontrati avrebbero iniziato a camminare sul lungomare per poi prendere un taxi per raggiungere il quartiere El Pando. Qui il biologo è stato droga e derubato. Fondamentale per la polizia sono state le telecamere della zona del lungomare che hanno ripreso i due camminare insieme. Uber è stato individuato lo scorso lunedì: stava guardando una partita nel quartiere Las Vegas. Gli agenti lo hanno trovato con addosso gli stessi vestiti del giorno dell'omicidio.

I primi quattro componenti della banda, tre ragazzi e una ragazza di quasi tutti 20enni, sono stati catturati a Medellín e nel comune di Arjona (Bolívar). Altri a Bogotá D.C. e Santa Marta. I primi arresti risalgono a sabato 21 giugno. Poi le successive indagini hanno permesso di risalire a tutti i membri della banda.

Stando a quanto appreso da fonti di Fanpage.it, non era mai successo nella zona di Santa Marta che un turista straniero venisse ucciso in modo così macabro. E in generale nella città di Santa Marta non avveniva un omicidio così cruento – con il corpo tagliato e nascosto in più parti – dal 2011.

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