Alessandro Cambuca ucciso a una festa, Concas ha sferrato 6 coltellate contro il 27enne prima di fuggire

Alessandro Cambuca sarebbe stato ucciso con 6 coltellate, cinque al torace e una al collo. È stato assassinato domenica mattina ad Assemini dopo una notte trascorsa con un gruppo di amici. Per l'omicidio è accusato Fabio Concas, ora in carcere a Uta. La vittima ha urlato il nome dell'aggressore agli amici prima di morire.
A chiarire come sia morto il 27enne è stata l'autopsia che ha aggiunto un importante tassello alle indagini. Cambusa e Concas erano nella stessa comitiva la sera dell'omicidio. I due avrebbero partecipato alla festa di Santa Greca a Decimomannu per poi fare ritorno ad Assemini. La comitiva ha passato la notte in un'abitazione di via Tuveri, diventata teatro del delitto.
Tra i due ci sarebbe stata una lite e Cambuca è stato colpito. Anche se ferito in modo grave, ha avuto la forza di raggiungere le altre stanze dell'abitazione e svegliare gli amici per chiedere aiuto. Con le ultime forze ha fatto il nome dell'aggressore e poi è morto. Concas è stato rintracciato dai carabinieri a Cagliari ed è stato sottoposto a fermo. Nella mattinata di oggi, 2 ottobre, c'è stato l'interrogatorio di garanzia. Il giovane ha deciso di rilasciare dichiarazioni spontanee ammettendo di aver colpito il rivale e spiegando dove si trova l'arma del delitto. Nonostante la giovane età, Cambuca aveva due bambine di 2 e 7 anni. La compagna aspetta il terzo figlio.

Il movente del delitto resta per il momento un'incognita. Sebbene sia noto che prima dell'omicidio tra i due vi sia stata una lite, non è chiaro cosa l'abbia scatenata e quale sia la frase che ha spinto Concas ad accoltellare il 27enne con più colpi. Quella che è emersa dall'autopsia è la ferocia con la quale il giovane si sarebbe scagliato contro il rivale, sferrandogli 6 fendenti di cui uno al collo e 5 al torace. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la serata anche grazie alle testimonianze dei presenti alla festa.