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Al via la vaccinazione dei bambini, Locatelli (Cts): “No all’obbligo, sia atto d’amore per i figli”

Franco Locatelli (Cts) sulle vaccinazioni ai bambini dai 5 agli 11 anni che partono oggi in tutta Italia: “Tutto quello che è orientato a proteggere la salute dei bambini è un atto d’amore, qualsiasi mamma e papà vuole fare il massimo per tutelarli e il vaccino va esattamente in questa direzione”.
A cura di Ida Artiaco
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"Tutto quello che è orientato a proteggere la salute dei bambini è un atto d'amore, qualsiasi mamma e papà vuole fare il massimo per tutelarli e la vaccinazione va esattamente in questa direzione". Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della Sanità e membro del Cts, è tornato a parlare della campagna vaccinale per i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni che parte oggi in tutta Italia, dopo che ieri sono cominciate le primissime somministrazioni all'ospedale Spallanzani di Roma. Intervenendo questa mattina a Skytg24, Locatelli ha sottolineato ancora una volta che "il vaccino è sicuro ed efficace, protegge da forme gravi della malattia in caso di infezione, ma anche da Mis-C e Long Covid. Serve a tutelare la socialità dei nostri figli e la possibilità di avere la didattica in presenza a scuola, che è determinante per la strutturazione e lo sviluppo psicofisico dei nostri bambini".

No all'obbligo vaccinale per i bambini

Tuttavia, ha aggiunto l'esperto, "non pensiamo all'obbligo. È una opzione che viene offerta". Già ieri, nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna vaccinale, Locatelli aveva dichiarato che "il 7% dei bambini contagiati può avere sindrome post-infezione. È importante che ci sia dialogo e comunicazione con le famiglie per mantenere il più possibile l'impronta di una interazione con il pediatra di famiglia che può fornire tutte le rassicurazioni alle mamme e ai papà". Nell'età pediatrica, "secondo le stime dell'Ecdc", ha continuato Locatelli, "ogni 10mila casi sintomatici per Covid ci sono 65 ospedalizzazioni, 6 ricoveri nelle terapie intensive e, tristemente, un caso di decesso".

Stretta ai viaggi: "Manteniamo il vantaggio dell'Italia sugli altri Paesi"

Interrogato sulla decisione del Governo di attuare una stretta ai viaggiatori che arrivano in Italia anche di paesi dell'Unione europea, Locatelli si è detto d'accordo con la linea di Draghi: "Le scelte adottate hanno l'obiettivo di mantenere una situazione di vantaggio che il nostro Paese ha rispetto al resto dell'Europa, le reputo condivisibili. La variante Omicron ha ancora una diffusione limitata ed è legittimo per l'Italia mettere in campo misure per mantenere questo vantaggio. Alla fine viene chiesto solo un tampone".

Proprio contro la variante Omicron, Locatelli ha invitato tutti ad effettuare la vaccinazione di richiamo per essere più protetti, ma "continuiamo a indossare la mascherina negli spazi chiusi ed anche all'aperto quando ci sono assembramenti e manteniamo il distanziamento, che sono le misure che servono per contenere la diffusione del virus". Al momento la quarta dose non è neppure un'ipotesi: "Non corriamo, promuoviamo il booster, non sappiamo quanto dura la protezione e non possiamo fare previsioni solide". Sulla durata del Green pass: "È stata appena stata modificata. Io credo che nella durata vadano presi in considerazione diversi fattori; in questo momento la scelta è stata fatta da pochissimo tempo e credo sia opportuno mantenere questa linea di coerenza al momento. Poi se esistono condizioni, evidenze e situazioni per rivedere le scelte credo che il governo italiano, e in generale tutta la nostra società, abbia dato larga dimostrazione di immediata capacità di adattamento e di flessibilità  per aggiustare le scelte o per adattarle a quelle che sono le contingenze che emergono".

Infine, sul Natale ha concluso dicendo: "Sarò a tavola insieme ai miei familiari che sono tutti vaccinati. L'invito è di farsi un regalo con la vaccinazione, con la prima dose o con quella di richiamo, è un modo per volersi bene e tutelare i propri cari".

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