“Aiuto, la mamma sta male”: il grido dei bimbi che ha svelato l’orrore familiare a San Secondo Parmense

Le parole dei due fratellini a una vicina di casa a San Secondo Parmense (Parma) hanno fatto scattare i soccorsi. La madre era in un lago di sangue. Poco dopo, il padre è morto in un incidente. L’ipotesi del gesto estremo è confermata da fonti investigative a Fanpage.it. La coppia aveva 4 figli, i bimbi ora sono in una struttura protetta.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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"Aiuto, la mamma sta male". Con queste parole, semplici e tremende, due fratellini di appena 6 e 8 anni hanno dato l’allarme, facendo scattare i soccorsi. È iniziato così il dramma che ha scosso San Secondo Parmense: una tragedia domestica dai contorni ancora oscuri, dove resta da chiarire se tutto sia partito da un gesto disperato o da un raptus improvviso.

I due bambini, in vacanza mentre i due fratelli più grandi si trovavano a scuola, si sono rivolti alla vicina di casa, una donna che abita proprio di fronte. L'hanno chiamata, con la voce spezzata e gli occhi pieni di paura. La donna si è precipitata nell’abitazione e si è trovata davanti a una scena agghiacciante: la madre dei bambini, ferita gravemente e coperta di sangue. Ha composto immediatamente il numero di emergenza, dando il via alla macchina dei soccorsi.

Nel frattempo, il padre – 53 anni – non era in casa. Pochi minuti dopo è avvenuto un incidente stradale mortale lungo la provinciale, a poche centinaia di metri dall’abitazione. L’uomo era alla guida dell’auto che, per cause ancora da chiarire, si è scontrata frontalmente con un furgone su un tratto rettilineo. L’impatto è stato devastante. Il 53enne è morto sul colpo, mentre i due occupanti del mezzo pesante sono rimasti gravemente feriti.

Al momento, le indagini della Polizia municipale sono ancora in corso, ma tra le ipotesi al vaglio non si esclude quella di un gesto estremo da parte dell’uomo, come confermato a Fanpage.it da fonti investigative. Le coincidenze temporali e la dinamica dell'incidente, avvenuto poco dopo l’aggressione in casa, lasciano infatti aperti interrogativi inquietanti.

I carabinieri hanno ascoltato familiari e conoscenti della coppia, cercando di ricostruire la vita dietro le mura domestiche, per capire cosa sia realmente accaduto in quelle ore concitate. I due bambini che per primi hanno dato l’allarme sono stati affidati a una struttura protetta.

Restano le loro parole, cariche di terrore e lucidità infantile, a raccontare l’inizio di una tragedia che ha sconvolto una famiglia e un’intera comunità.

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