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Aisha e Sana, le bimbe siriane nate durante la traversata del Mediterraneo: sono “figlie del mare”

Nate a bordo di un peschereccio mentre le loro mamme tentavano di raggiungere l’Italia, Aisha e Sana sono le due bimbe siriane giunte lo scorso 16 settembre a Crotone.
A cura di Chiara Ammendola
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Si chiamano Aisha e Sana le due bambine siriane nate a bordo di un peschereccio mentre le loro mamme tentavano la traversata del mar Mediterraneo fino all'Italia. A Crotone sono giunte lo scorso 16 settembre dopo essere venute alla luce proprio su quell'imbarcazione partita dalla Turchia, tanto che le hanno definite le "figlie del mare".

La prima a nascere è stata Aisha, la madre ha partorito sul peschereccio poco dopo aver lasciato la costa turca, e qualche giorno dopo è arrivata Sana. A bordo in quel momento c'erano 200 persone e sopravvivere in quelle condizioni non è mai stato scontato: lo sanno bene i soccorritori della nave Diciotti che per primi hanno soccorso i migranti al largo delle coste di Crotone. Quando hanno viste le due neonate di pochi giorni stentavano a crederci.

La loro storia la racconta nel dettaglio da Alessia Candito, sulle pagine di laRepubblica: entrambe ora stanno bene, dopo le prime cure che hanno ricevuto appena arrivate a Crotone lo scorso 16 settembre, si trovano con i genitori al Cara di Isola Capo Rizzuto. Aisha è arrivata sulla terraferma avvolta in una copertina rosa, con addosso una tutina in tinta, che la mamma aveva portato con sé: la sua foto l'ha condivisa con orgoglio Orlando Amodeo, ex dirigente medico della polizia, adesso in pensione, che presta aiuto ai migranti che arrivano sulle coste italiane. Col tempo è diventato un punto di riferimento fondamentale per tutti.

Aisha e Sana le ha viste appena hanno toccato terra in braccio alle rispettive madri: “È nata clandestina! È nata profuga! È nata invasore! È nata migrante. È nata in una terribile traversata. Ma è NATA!”, il suo messaggio mentre spiega che ora a tenere al sicuro le due bambine è la città di Crotone che le ha accolte con le rispettive mamme, dando loro un futuro.

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