425 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Addio ad Angelo Lo Piccolo, il “gigante” delle volanti di Palermo che era nella scorta di Falcone

Lutto alla Questura di Palermo per la morte dell’ispettore Angelo Lo Piccolo, il “gigante” delle volanti del capoluogo siciliano ed ex membro della scorta del giudice Giovanni Falcone. “Un gigante buono” lo descrivono i colleghi ricordando i suoi tanti anni alla guida della sala operativa nel turno della terza squadra volante.
A cura di Antonio Palma
425 CONDIVISIONI
Immagine

Lutto nella polizia di stato e alla Questura di Palermo, è morto nelle scorse ore l'ispettore Angelo Lo Piccolo, il "gigante" delle volanti del capoluogo siciliano ed ex membro della scorta del giudice Giovanni Falcone. L'agente è morto domenica dopo una lunga battaglia contro la malattia che lo aveva colpito debilitandolo sempre di più. Lo Piccolo, come aveva sempre fatto anche sul lavoro, ha lottato come un leone per quasi due anni per cercare di sconfiggere il male che lo aveva colpito e che però non lo ha mai lasciato in pace fino a ucciderlo a sessant'anni strappandolo all'affetto di moglie e figli ma anche dei tanti amici.

Immagine

Lunghissima la sua carriera in polizia durante la quale ha ricoperto vari ruoli e compiti dalla scorta fino alla sezione falchi e poi alle volanti. Entrato in polizia poco più che ventenne, l'ispettore Angelo Lo Piccolo era stato anche uno degli agenti della scorta del giudice Falcone prima di lavorare per lungo tempo alla sezione volanti e nei Falchi della squadra mobile di Palermo. Nell'ultimo periodo della sua carriera aveva guidato la sala operativa della squadra volante della Questua di Palermo, prima di andare in pensione nel dicembre scorso. "Un gigante buono" lo descrivono dalla Questura di Palermo, ricordando i suoi tanti anni alla guida  della sala operativa nel turno della terza squadra volante.

"Ispettore Superiore sempre sorridente ma di grande fermezza, uno sportivo, un amante della vita sana, che ha sempre messo il suo cuore in tutto quello che ha fatto. Ha lottato come un leone per quasi due anni contro una malattia feroce, che non è mai riuscita a togliergli il sorriso" ricordano i colleghi della Questura palermitana in un messaggio sui social che aggiunge: "Il ricordo della sua voce e del suo sguardo gentile accompagnerà tutti i colleghi della Questura di Palermo, che oggi abbracciano la moglie Marilisa e i loro due figli".

425 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views