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Acquisto F35, il premier Conte rassicura gli Usa: Noi fedeli ai patti

Mentre l’Aeronautica italiana schiera per la prima volta sei caccia F-35 in una missione ufficiale Nato, il Premier Giuseppe Conte ha confermato al Segretario di Stato statunitense Mike Pompeo che l’Italia non si tirerà indietro sull’acquisto degli altri lotti del caccia militare di nuova generazione.
A cura di Antonio Palma
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L'Italia non si tirerà indietro sull’acquisto dei 90 caccia F35 da tempo oggetto di discussione politica nel nostro Paese. Lo avrebbe confermato il premier Giuseppe Conte  al Segretario di Stato statunitense Mike Pompeo durante la recente visita ufficiale di quest'ultimo nel nostro Paese. A rivelare il retroscena dietro le discussioni bilaterali dei giorni scorsi è il Corriere della Sera spiegando che il caso dei jet di ultima generazione è entrato in pieno nella trattativa tra Italia e Stati Uniti su dazi e 5G. Del resto l’ordine per la consegna del nuovo lotto di caccia è già scaduto ma finora l'Italia aveva rimandato l'appuntamento dopo la prima consegna anche a causa delle continue richieste di rinegoziazione avanzate dalla maggioranza del M5s. Non è una novità infatti che i pentastellati siano contrari al progetto di acquisto tanto che avevano anche chiesto il blocco degli ordini prima di andare al governo dove si è capito che le penali da pagare erano però altissime.

Ora Conte avrebbe rassicurato su questo punto l'alleato americano durante l’incontro della scorsa settimana, secondo quanto riporta Fiorenza Sarzani, raccogliendo il plauso degli statunitensi. Una posizione però che trova ancora forti opposizioni proprio all'interno del M5s. A mettere in chiaro i dubbi sul caso degli F35 infatti è Gianluca Ferrara ,capogruppo M5s in commissione Esteri. Ferrara ha espresso "stupore" nel leggere "le ricostruzioni giornalistiche riguardanti la presunta conferma del programma F-35 che il presidente Conte avrebbe dato a segretario di Stato Usa Pompeo" perché "il M5s ha sempre criticato questo programma militare. Un progetto insostenibile che molti Paesi, Usa compresi, hanno già tagliato. Una rinegoziazione è doverosa anche da parte dell'Italia. Confidiamo che il nostro premier farà la scelta giusta". Nella serata di domenica però fonti del governo da Palazzo Chigi tentano di placare gli animi assicurando che Conte è d’accordo sulla rinegoziazione degli F35 e si sta muovendo in questo senso.

L'Italia ha schierato i suoi primi sei caccia F-35

Intanto proprio in questi giorni l'Italia ha schierato i suoi primi sei caccia F-35 italiani in una missione ufficiale. Si tratta degli F35 dell'Aeronautica militare che sono arrivati in Islanda dove la Nato porta avanti una missione per contribuire alla difesa aerea del Paese alleato. "Con il raggiungimento della Full Operational Capability da parte della Task Force Air 32nd Wing rinnoviamo il nostro impegno nel contribuire attivamente alla difesa collettiva. Il nostro Paese ha deciso di contribuire alle attività di Air Policing con le risorse più avanzate, gli F-35 A dell'Aeronautica Militare, che per la prima volta sotto il comando e il controllo del comando aereo alleato, garantiranno la sicurezza dello spazio aereo in una importante porzione strategica della regione euro-atlantica" ha spiegato il Generale Enzo Vecciarelli, capo di Stato Maggiore della Difesa.

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