Acqua non potabile in provincia di Teramo: quasi 300mila persone a secco

Dopo i gravissimi disagi provocati dalla neve lo scorso inverno, con le linee elettriche fuori uso per oltre una settimana e centinaia di migliaia di persone senza corrente in casa, la provincia di Teramo torna a vivere un vero e proprio incubo. Stavolta non potrà essere consumata acqua dai rubinetti in seguito a una comunicazione diramata dal servizio di igiene Sian della Asl, che ha disposto che l'uso dell'acqua sia a "fini solamente igienici". L'acqua non potrà essere consumata per dissetarsi, e per risolvere il problema alla radice si è pensato di svuotare completamente l'acquedotto. Nel giro di qualche ora, forse già da questa notte, prevedibilmente l'acquedotto si scaricherà e non uscirà più nulla dai rubinetti. Per quanto tempo i quasi 300mila cittadini interessati dal problema rimarranno a secco non è ancora noto.
La decisione è stata assunta in seguito ad alcune analisi dell'acqua (sorgenti del Gran Sasso) eseguite dall'Arta ieri che davano come indicazione "odore non accettabile" e "sapore non accettabile". Nel frattempo dei campioni sono stati inviati dall'università di Padova, che probabilmente domani riferirà i risultati sulla qualità del liquido. Se le analisi saranno nella norma, l'acquedotto del Ruzzo tornerà ad alimentare la rete idrica. Intanto i Comuni sono chiamati a fare le ordinanze di non potabilità.
Questo l'elenco dei Comuni interessati dal divieto all'utilizzo dell'acqua per uso alimentare: Alba Adriatica, Ancarano, Basciano, Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Castelli, Civitella del Tronto, Colledara, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Morro d'Oro, Mosciano Sant'Angelo, Nereto, Notaresco, Penna Sant'Andrea, Roseto degli Abruzzi, Sant'Omero, Sant'Egidio alla Vibrata, Teramo, Torano Nuovo, Torricella SIcura (Capoluogo e Bivio Santa Chiara), Tortoreto, Tossicia, Valle Castellana, Isola del Gran Sasso e Pineto.