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Accoltellata dall’ex mentre lavora al bar, la cliente intervenuta: “Gli uomini scappavano, ho agito d’istinto”

Aveva già denunciato la 42enne che nella serata di sabato è stata accoltellata dall’ex marito a Marostica. La donna è stata aggredita mentre stava svolgendo un turno di lavoro nel bar del quale è dipendente. La cliente che l’ha salvata: “In quel momento sono diventata di ghiaccio”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Aveva aggredito l'ex compagna anche nel 2021, quando le aveva deturpato il viso con l'acqua bollente. Per questo era finito in carcere il 19 gennaio del 2022, patteggiando una pena di 2 anni e 6 mesi. Metà l'aveva scontata in cella, l'altra ai domiciliari. Dopo la pena, è tornato a perseguitare l'ex moglie, madre dei suoi due figli.

Le violenze sono andate avanti fino a pochi giorni fa, quando la donna è stata accoltellata mentre svolgeva il suo turno di lavoro in un bar di Marostica. La madre della 42enne ha raccontato di aver più volte accompagnato la donna, ora ricoverata in ospedale, a denunciare. "Nessuno ci ha ascoltato" ha sottolineato.

L'aggressione nel bar dove lavorava l'ex moglie

E in effetti, il 45enne ora nuovamente in manette era riuscito a concludere la sua pena ai domiciliari grazie alla frequentazione di un corso in un'associazione che si occupa di uomini violenti ma qui l'uomo non sarebbe mai stato visto. 

Il 45enne era dunque libero senza alcuna misura restrittiva e per questo sabato ha potuto presentarsi nel bar di Marostica armato. A salvare la 42enne è stato l'intervento di una cliente che le ha permesso di nascondersi dietro le slot e si è frapposta tra lei e il suo aggressore nonostante la minaccia del coltello. Senza il suo intervento, probabilmente la donna sarebbe morta.

In ospedale la 42enne sta facendo i conti con un braccio ingessato, ferite in tutto il corpo e un occhio compromesso. La madre ha raccontato che la 42enne ha perso parzialmente la vista, ma che spera di potersi rimettere presto. "Abbiamo fatto più di una segnalazione ai carabinieri – ha affermato la donna – perché mia figlia aveva paura. Dopo che è uscito dal carcere non ha mai smesso di perseguitarla. Al lavoro si era presentato già quattro o cinque volte. Abbiamo sentito la cliente che l'ha salvata al telefono e l'abbiamo ringraziata. Le donne sono solidali tra loro quando si trovano in pericolo".

I trenta uomini presenti nella sala giochi del locale, ha riferito la mamma della vittima, si sono voltati dall'altra parte al momento dell'aggressione. La 42enne veniva da una lunga storia di violenze coniugali: fin dai primi istanti, quando ancora vivevano insieme in una villetta a schiera del Bassanese, lui aveva assunto atteggiamenti violenti con i vicini che lo avevano denunciato. Con il passare del tempo, il 45enne aveva iniziato a prendersela anche con la moglie e con i due bambini.

Da qui, la decisione di lasciarlo e di andarsene di casa, portando con sé i due figli. La donna non aveva mai raccontato le sue vicende personali al lavoro, così come ricorda la cliente che le ha salvato la vita. "Ci conoscevamo e scambiavamo qualche chiacchiera anche prima di questo episodio – ha spiegato – ma non mi aveva mai raccontato la sua storia. Penso che nessuno in quella sala slot sapesse. Sabato sono venuta a conoscenza di quello che stava vivendo quando l'ho sentita raccontare tutto ai carabinieri".

L'intervento della cliente che ha impedito il femminicidio

Roberta, così si chiama la cliente intervenuta, ha raccontato di essersi alzata in piedi per difendere la barista quando ha visto gli altri clienti scappare dal locale. "Ho agito d'istinto, ho visto che era sotto tiro di quell'uomo che la picchiava, eravamo rimasti solo noi tre e una coppia di anziani. In quel momento sono diventata di ghiaccio, mi sono messa in mezzo e lei mi ha chiesto di salvarla. Ho provato a parlargli con calma, non avevo capito che avesse un coltello. Lui non voleva sentire ragioni, diceva che la voleva ammazzare, poi ha minacciato anche me. Per fortuna i carabinieri sono arrivati subito".

"Gli uomini in sala sono scappati, è rimasto soltanto un anziano insieme alla moglie. Volevano aiutarmi, ma ho fatto capire loro che avrei fatto da sola, non volevo rischiassero anche loro".

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