Accoltella moglie e figlio ma l’accusa di tentato omicidio cade: “Ha utilizzato una forza blanda e lieve”

Da tentato omicidio a lesioni personali volontarie e maltrattamenti. Così è cambiata l'accusa a carico di Cristian Mihai Amariei, un pizzaiolo di Tortona di 46 anni che a marzo aveva aggredito con un coltello la moglie Rodica (51 anni) e il figlio Richard (23). È stata la perizia medico-legale a determinare questa svolta.
Secondo il perito infatti il quarantaseienne avrebbe colpito sì dei punti vitali, ma utilizzando una forza "blanda e lieve", che non poteva mettere i due aggrediti in pericolo di vita.
All'ora di pranzo del 2 marzo, l'uomo aveva accoltellato prima la donna alla schiena e poi il figlio, che si era intromesso per difendere la madre, all'addome. La figlia piccola della coppia, spaventata dalle urla, aveva chiamato il 112.
I carabinieri erano intervenuti immediatamente e avevano trovato il normale quadro di un pranzo della domenica, con la tavola ancora apparecchiata. Ma tutto era stato interrotto da quella violenta lite.
Ai tempi, sia donna che figlio erano stati ricoverati in ospedale, lui in codice rosso anche se non in pericolo di vita. La piccola era stata portata a sua volta al pronto soccorso, perché sotto shock.
Quella stessa sera, Amariei era stato arrestato sul posto con l'accusa di tentato omicidio. Parlando con il giudice in sede di convalida aveva affermato di non ricordare nulla di quanto fosse accaduto. Il suo era stato un "black out".
A maggio l'uomo era stato scarcerato. Nei suoi confronti era stato disposto prima l'obbligo di avvicinamento e poi l'obbligo di presentazione davanti alla polizia giudiziaria, cui tutt'ora è sottoposto.
L'udienza preliminare per Amariei, che si trova anche inserito in un percorso di terapia per violenza domestica, inizierà il 27 ottobre. Ma con la svolta imposta dalla perizia medica, l'accusa a suo carico sarà appunto quella di lesioni volontarie e maltrattamenti.