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A scuola l’educazione civica torna materia obbligatoria e valutata con voto in tutte le classi

Il ministero dell’Istruzione ha inviato a tutti gli istituti scolastici italiani, dalle scuole dell’infanzia alle superiori, le linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica che a partire dal prossimo settembre diventa obbligatorio e con voto in tutte le classi. Azzolina: “L’avvio del nuovo anno scolastico sarà non solo il momento del ritorno in classe, ma anche l’inizio di un nuovo cammino per portare la scuola nel futuro”.
A cura di Ida Artiaco
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(immagine di repertorio).
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A partire dal prossimo mese di settembre lo studio dell'educazione civica diventa obbligatorio e con voto in tutte le classi. È quanto previsto dalle linee guida sull'insegnamento di questa materia, trasversale alle altre, che il Ministero dell'Istruzione ha inviato a tutte le scuole, anche quelle dell'infanzia, in vista dell'anno scolastico 2020/2021. Secondo quanto previsto dalla legge 92 del 2019 l'insegnamento dell'educazione civica avrà un proprio voto, con almeno 33 ore all'anno dedicate. Tre gli assi attorno a cui ruoterà, ci sono l'approfondimento della Costituzione, insieme alle principali leggi nazionali e internazionali, dello sviluppo sostenibile e della cittadinanza digitale.

"Dal prossimo settembre, troverà applicazione la legge sull’Educazione Civica – ha commentato la ministra Lucia Azzolina -. Vogliamo che le scuole siano preparate e che le ragazze e i ragazzi, fin da piccoli, possano imparare principi come il rispetto dell’altro e dell’ambiente che li circonda, che utilizzino linguaggi e comportamenti appropriati quando sono sui social media o navigano in rete. Realizzare questo documento e inviarlo alle scuole è un atto non solo amministrativo, ma anche profondamente simbolico. Ci dice che l’avvio del nuovo anno scolastico sarà non solo il momento del ritorno in classe, ma anche l’inizio di un nuovo cammino per portare la scuola nel futuro, rendendola più moderna, sostenibile, ancora più inclusiva".

Nello specifico, gli studenti, dalle scuole dell'infanzia fino alle superiori, potranno approfondire lo studio della Costituzione italiana, ma anche delle principali leggi internazionali, per poter conoscere i propri diritti e doveri. Ma saranno formati anche sull'educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio, tenendo conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Rientreranno in questo asse anche l’educazione alla salute, la tutela dei beni comuni, principi di protezione civile. La sostenibilità entrerà, così, negli obiettivi di apprendimento. Infine, a ragazze e ragazzi di tutte le età saranno dati gli strumenti per utilizzare consapevolmente e responsabilmente i nuovi mezzi di comunicazione e gli strumenti digitali. Nel testo si legge che in particolare "nella scuola dell'infanzia, si dovrà prevedere, attraverso il gioco e le attività educative e didattiche, la sensibilizzazione delle bambine e dei bambini a concetti di base come la conoscenza e il rispetto delle differenze proprie e altrui, la consapevolezza delle affinità, il concetto di salute e di benessere".

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