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L'omicidio Meredith Kercher

La lettera di Amanda Knox: “Darò voce agli innocenti condannati ingiustamente”

Dopo l’assoluzione definitiva dall’accusa di aver ucciso Meredith Kercher, Amanda Knox scrive una lettera al settimanale Oggi.
A cura di Redazione
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Dopo l’assoluzione dall’accusa di aver ucciso la sua amica Meredith Kercher, torna a parlare Amanda Knox, con una lettera pubblicata in esclusiva dal settimanale “Oggi”. La missiva è intitolata “Andando avanti, con gratitudine, è scritta in italiano e si apre con il ringraziamento per le “persone che mi hanno aiutato a sopravvivere quando ero più vulnerabile e mi sentivo quasi del tutto persa”. Un pensiero che va alla sua famiglia, che ha fatto enormi sacrifici per starle vicino e agli amici che “hanno messo a disposizione le loro risorse, perché i miei avvocati hanno lavorato senza posa per portare l’attenzione sulle prove che mi scagionavano”.

Amanda si dice “sollevata e grata per la decisione della Corte di Cassazione di scagionarmi dall’accusa di aver ucciso Meredith Kercher” e riserva lo stesso pensiero anche a Raffaele, ma allo stesso tempo dimostra di essere ben consapevole che “questa storia non ha un lieto fine. A differenza di una condanna ingiusta, che può essere ribaltata, nulla potrà mai restituire Meredith alla sua famiglia e ai suoi cari”.
Ora però Amanda non vuole voltare pagina e, anzi, vuole continuare a lavorare per tutti coloro che sono vittime di condanne ingiuste, consapevole che "un errore giudiziario può distruggere la vita delle persone":

Farò tutto quel che posso per dare un seguito alle buone azioni di tutti. Sono anche assolutamente consapevole di quanto sia stata fortunata ad aver ricevuto tutto questo sostegno. Così come sono consapevole che ci sono innumerevoli altre vittime di ingiustizia che non hanno avuto la stessa fortuna, lo stesso sostegno. Lavorerò per dare voce a tutte loro. Lo farò perché so bene come un errore giudiziario possa distruggere una vita e perché il modo migliore per onorare la vittima di un crimine è consegnare alla giustizia i veri autori di quel crimine

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