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Conclave, elezione del nuovo Papa

A che ora ci sono le fumate bianche e nere durante il Conclave: gli orari dopo gli scrutini

Alle 16:30 la prima votazione alla Cappella Sistina per eleggere il nuovo Pontefice, alle 19 la fumata: nera per mancata elezione, bianca per il nuovo Papa.
A cura di Dario Famà
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L'ora è scoccata e gli occhi di tutto il mondo saranno puntati sulla Cappella Sistina. Alle 16:30 di oggi, mercoledì 7 maggio, inizia il Conclave per eleggere il nuovo Pontefice, il 267esimo della storia vaticana. Si tratta di una delle consultazioni più particolari e segrete in tutto il globo, che, ancora oggi, è in grado di attrarre milioni di persone, interessate a capire chi succederà a Papa Francesco.

A scegliere il Santo Padre sarà il collegio di cardinali più internazionale di sempre: sono 133 elettori con meno di 80 anni,  provenienti da 71 Paesi e da 6 continenti. Essi si riuniranno nella Cappella Sistina, dove potranno svolgersi fino a quattro elezioni a votazione segreta per giornata, due al mattino e due al pomeriggio, fino a che un candidato non raggiunga la soglia di 89 voti, i 2/3 delle preferenze.

A che ora c'è la prima fumata del Conclave il 7 maggio

La prima fumata è prevista intorno alle 19:00 di oggi, giorno per cui è previsto un solo scrutinio. I dubbi sono pochi sul suo colore, dal momento che è rarissimo che un Pontefice venga scelto al primo tentativo: gli ultimi 7 papi, infatti, sono stati eletti dalla terza fumata in poi. Il nero, dunque, sembrerebbe essere non un'opzione, ma una sicurezza.

Gli orari delle fumate bianche e nere nei giorni di Conclave

A partire dalle giornate seguenti, le fumate potranno essere due: dopo le 10:30 e dopo le 12 e nel pomeriggio intorno alle 17:30 e 19, secondo quanto ha riferito il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni. "Le fumate delle 10.30 e delle 17.30 ci saranno solo se queste saranno bianche", ha però chiarito Bruni.

La durata della consultazione elettorale è variabile: nelle ultime sette elezioni, il Santo Padre è stato scelto solo una volta oltre la decima fumata. Ciò significa che ci potranno volere due o più giorni per designare il nuovo Vicario di Cristo.

Cosa significa fumata bianca e fumata nera

Il rito delle fumate risale al 1800 ed è molto particolare. Al termine delle votazioni, infatti, le schede vengono bruciate e gettate in una particolare stufa della Cappella Sistina, che, collegata ad un comignolo ben visibile da Piazza San Pietro, produce un vapore colorato ottenuti grazie all'utilizzo di alcuni composti chimici. Nel caso in cui il fumo sarà nero, vorrà dire che non è stato designato il Pontefice, mentre, se si tingerà di bianco, sarà decretato l'habemus papam.

Non è stato sempre così. I fedeli potevano osservare anche una fumata gialla, colore che indicava semplicemente lo svolgimento delle prove per testare il funzionamento del comignolo, installato nella Cappella Sistina prima delle votazioni. Questa tradizione andò avanti fino al 2005, quando il conclave decise di abolire questo meccanismo.

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