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Covid 19

A Bologna un 14enne è stato ricoverato in terapia intensiva per Covid: “È grave”

Un ragazzo di 14 anni è ricoverato per Covid in terapia intensiva all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Le sue condizioni sarebbero gravi e non avrebbe, secondo i sanitari, patologie pregresse. Solo qualche giorno fa sempre a Bologna era arrivata anche una bimba di 11 anni, la cui prognosi è ancora riservata.
A cura di Ida Artiaco
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Un ragazzo di 14 anni è stato ricoverato nella serata di ieri in una delle terapie intensive dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna dopo aver sviluppato alcune complicazioni dovute al Covid-19. È quanto riporta il quotidiano La Repubblica, che cita fonti ospedaliere. Le sue condizioni sarebbero gravi ma non sarebbe in pericolo di vita. Il paziente è stato portato in ambulanza da Modena, dove era arrivato dopo essere risultato positivo al virus. Poi da qui è stato trasferito d'urgenza nel nosocomio bolognese in ambulanza. Apparentemente, riferiscono le stesse fonti, non ha importanti patologie pregresse ma su questo aspetto sono in corso degli approfondimenti.

La vicenda del 14enne arriva a pochi giorni di distanza da quella della bambina di 11 anni di origine pachistana e residente a Cona, che risulta ancora ricoverata in prognosi riservata nella rianimazione Covid del policlinico. Un caso che gli esperti avevano definito più unico che raro, dal momento che la piccola non presentava patologie pregresse. Tuttavia, aveva spiegato il primario di pediatria, Marcello Lanari, "la paziente ha qualche fattore sottostante di una qualche patologia cronica, come i due precedenti che avevano anche loro una importante patologia cronica che probabilmente lo avrebbe portati al decesso anche per altri tipi di infezione. Su di lei stiamo indagando, il sospetto forte è che di sottostante ci sia qualcosa". Anche a Firenze era stata ricoverata in rianimazione una ragazzina di 14 anni per complicanze da Covid. Per fortuna, però, le sue condizioni sono migliorate, come ha sottolineato a Fanpage.it la direttrice sanitaria dell'ospedale Meyer Francesca Bellini. Anche in quel caso, la giovane paziente non presentava patologie pregresse, ma non è mai stata intubata anche se necessitava di ossigeno dopo essere risultata positiva al Coronavirus.

Il che conferma come siano sempre di più i minori che rischiano di essere infettati dal virus. Ma su questo, è intervenuto sempre Lanari a rassicurare, soprattutto sulla possibilità che questo aumento di contagi tra i bambini in età scolare c'entri in qualche modo la diffusione della variante inglese: "La sensazione – ha spiegato il primario bolognese – è che questo nuovo ceppo del virus sia più contagioso e nei grandi numeri ci cadono anche i bambini, ma non ritengo che sia aggressiva in particolare per quest'ultimi".

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