“A 7 anni dalla pensione ancora costretto a essere un prof fuori sede lontano dai figli”: la storia di Salvatore

A sette anni dalla pensione si può ancora essere fuori sede. Salvatore Cascone, sessant'anni, è un docente siciliano di diritto. La sua famiglia vive a Vittoria, in provincia di Ragusa, lui è costretto a lavorare a Genova. Da dieci anni. "Il mio figlio piccolo, che è ancora minorenne, ci è rimasto male quando ha saputo che anche quest'anno avrei dovuto spostarmi in Liguria – racconta Cascone a Fanpage.it -. Gli ho detto di star tranquillo, che tornerò a casa il più possibile. Soffro questa situazione, mi manca la quotidianità della mia famiglia. E poi il diritto al ricongiungimento famigliare sarebbe tutelato dalla Costituzione". Salvatore è diventato professore di ruolo con la legge 107 del 2015, quella della "buona scuola". Quella stessa legge, con cui sono stati assunti migliaia di docenti (più di quelli che servivano), ha avuto conseguenze devastanti sulla mobilità dei professori perché da quel momento è stato molto difficile vincere cattedre in zone con tanta richiesta.
I disagi del fuori sede
Salvatore ci parla quasi rassegnato, come se ormai credesse di dover andare in pensione a Genova, senza mai gioire di un trasferimento nella sua Sicilia. Con tutti i disagi, anche economici, che ciò comporta. "Una volta ho pagato un volo Genova-Catania 480 euro. Più o meno quanto si spende per andare a New York. Come se non bastasse, hanno pure tolto il treno diretto tra le due città, quindi mi devo affidare alle compagnie aeree low cost oppure arrivare fino a Pisa o Milano per prendere un treno".
Le difficoltà di vincere una cattedra di diritto
La situazione di Salvatore è sicuramente peggiore di altre a causa della materia che insegna. Per un professore di matematica o italiano è più facile vincere una cattedra al sud rispetto a materie di nicchia come il diritto. La differenza sta nei posti disponibili: Cascone afferma: "Il diritto si insegna solo in determinati licei e scuole di secondo grado. Spesso si pretende che docenti non così preparati in materia lo insegnino sotto il nome di "Educazione civica", quando si sono stancati di andare avanti con il programma della loro materia di competenza". Ne deriva che gli studenti sanno poco o niente di com'è strutturato il loro stato, ma anche che i professori di tale materia non hanno vita facile. "Nel nostro caso – continua il docente – basterebbe trasformare il diritto in una materia autonoma per risolvere i problemi di tanti colleghi che sono costretti a vivere lontani dalla famiglia".
Mancano i fondi per implementare le cattedre al sud
Il motivo dell'oblio di Salvatore è sempre lo stesso: non ci sono i soldi per implementare le cattedre al sud. "Eppure il Pnrr ha riempito di denaro la scuola italiana, che in molti casi si è ammodernata con strumenti all'avanguardia, computer, Lim (lavagne interattive multimediali). Tutto utile e funzionale, però tanti problemi sono rimasti o peggiorati", come le vicende di questi professori sparsi in giro per l'Italia che non possono ritornare a Itaca. Intanto il tempo passa, i figli crescono. E Salvatore si immagina con una mano in posta a ritirare la pensione e un piede all'aeroporto di Genova, direzione Sicilia. Per recuperare in vecchiaia tutta la serenità che il lavoro gli ha tolto.
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