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Animali maltrattati, dopo anni di denunce sequestrato il canile Parrelli a Roma

Su disposizione del tribunale di Roma finisce sotto sequestro il canile Parrelli, una struttura situata nella periferia della Capitale e già oggetto di diverse segnalazioni dei cittadini. Ipotesi maltrattamenti per cani e gatti di varie razze ed età.
A cura di Susanna Picone
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Il canile Parrelli, struttura che si trova alla periferia di Roma e che custodiva 500 animali, 350 cani e 150 gatti di diverse età e razze, è stato sequestrato su disposizione del tribunale. Sequestrato per questi presunti reati: maltrattamento e condizioni incompatibili di detenzione degli animali. Un provvedimento che, a quanto si apprende, è arrivato in seguito a svariate segnalazioni dei cittadini. Secondo quanto ha comunicato la forestale il canile Parrelli era stato già oggetto di una ispezione in estate da parte del nucleo investigativo per i reati in danno agli animali. Nella struttura erano stati trovati, appunto, circa 500 animali e il controllo e le attività connesse per appurare lo stato di detenzione dei cani e dei gatti hanno poi avuto come conseguenza il provvedimento emesso dal giudice e dunque il sequestro preventivo del canile e degli animali presenti. Ha commentato il sequestro del canile la Lav, Lega Anti Vivisezione, che si è detta soddisfatta del provvedimento arrivato, appunto, dopo anni di denunce.

Al più presto al via le operazioni di affido degli animali sequestrati – “Per i 350 cani e i 150 gatti del canile Parrelli di Roma, da anni al centro di denunce e sospetti per irregolarità e decessi di animali, arriva finalmente la svolta decisiva: il canile è stato sequestrato”. Secondo la Lav gli animali custoditi in quella struttura vivevano in una situazione di gravissima costrizione lesiva al loro benessere psicofisico. Lo stesso gestore – secondo quanto denunciato – “volontariamente e in palese violazione dei vincoli espressi dalla normativa vigente, ribaditi dalla Commissione di vigilanza regionale richiesta e ottenuta dalla Lav e dallo stesso Comune di Roma, ha continuato ad accogliere indiscriminatamente e frequentemente una gran quantità di animali, consapevole delle inadeguate condizioni in cui tali animali saranno costretti a vivere”. In seguito al sequestro il sindaco di Roma è stato nominato custode giudiziario e si potrà dare seguito alle operazioni di affido dei cani e dei gatti.

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