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Amiche vanno in vacanza in Kenya, l’auto che le trasporta al resort si ribalta: gravissime

Prosegue il percorso di cura che l’Azienda ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro di Catania ha avviato per Mary Scordo e Laura Bruno, le vittime catanesi di un tragico incidente in Kenya avvenuto il 6 dicembre scorso.
A cura di Biagio Chiariello
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Erano appena arrivate all’aeroporto di Mombasa, in Kenya. Si trovavano sulla strada per Malindi dirette in un resort di Watamu per cominciare la loro vacanza. Ma la macchina privata con conducente avrebbe avuto un incidente frontale con un’altra auto. Secondo fonti di stampa Mary Scordo, 24enne, e Laura Bruno, 32, entrambe catanesi, sarebbero state sbalzate dall’autovettura dopo lo scontro. Una di loro avrebbe riportato fratture alle gambe e al bacino e l’altra un trauma cranico. I fatti sono avvenuti lo scorso 6 dicembre. Ora le due connazionali sono in Italia e proseguono il proprio percorso di cura che l’Azienda ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro di Catania “Dopo avere ricevuto la documentazione clinica dall’Aga Khan Hospital di Mombasa – riportano i sanitari del nosocomio etneo – i medici nelle ultime 48 ore hanno studiato le due pazienti attraverso approfonditi esami diagnostici”.

Mary Scordo è ricoverata in Terapia Intensiva nell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione, diretta dalla dott.ssa Maria Concetta Monea. Le condizioni di entrambe sarebbero ancora gravi.  I parametri vitali della 24enne restano invariati. Discreto compenso emodinamico e condizioni generali gravi, data la serietà del danno cerebrale causato dal trauma cranico. La prognosi sulla vita, pertanto, si mantiene riservata. Proprio questa mattina Laura Bruno è stata trasferita dalla Terapia Intensiva in Neurochirurgia. Inizierà dunque il trattamento delle fratture vertebrali a carico del tratto dorsale, che sarà eseguito dall’équipe del dott. Salvatore Cicero. La 32enne ha subito anche fratture costali multiple, per le quali ha ricevuto consulenza ortopedica da parte degli specialisti dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro. La paziente è vigile e cosciente, non in pericolo di vita, ma ancora sotto choc. Per questo, il direttore sanitario Salvatore Giuffrida le ha messo infatti a disposizione un supporto psicologico.

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