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Cyberbullismo: nasce a Roma un ambulatorio dedicato alle vittime

Apre i battenti al Policlinico universitario Gemelli di Roma un ambulatorio dedicato all’ascolto e alla cura delle vittime del cyberbullismo, fenomeno tristemente in crescita in tutta Italia e con conseguenze purtroppo spesso drammatiche.
A cura di Susanna Picone
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Nasce al Policlinico universitario Gemelli di Roma un ambulatorio per curare i danni reali e per prevenire le conseguenze troppo spesso drammatiche del cyberbullismo. Si tratta di un servizio che nasce in collaborazione con la Polizia Postale ed è in continuità con l'Ambulatorio per la Dipendenza da Internet del Policlinico romano, di cui è responsabile Federico Tonioni, e che dal 2009 ha accolto e curato oltre 600 pazienti. Ci sarà uno spazio di ascolto dedicato anche ai genitori, mentre la cura e la riabilitazione saranno svolte attraverso psicoterapia e terapia di gruppo. Quello contro il cyberbullismo sarà un ambulatorio a disposizione delle vittime ma non solo: anche i “bulli” saranno accolti. “Con le vittime – spiega Tonioni – si lavorerà sulla capacità di gestire la propria aggressività, di solito trattenuta, per poter costruire il proprio spazio nel mondo e dotarsi degli strumenti per evitare di rendersi disponibili a essere perseguitati. Con i bulli, invece, lavoreremo sulla loro capacità di diventare empatici, evocando in loro sentimenti di colpa e lavorando sulla loro affettività”.

Il cyberbullismo è un fenomeno in crescita esponenziale, prima angoscia dei teenager nativi digitali e dei loro genitori: i rischi si manifestano già da piccoli considerando che il 62% dei bambini ha a disposizione un telefonino proprio, e il 44,4% lo riceve già tra i 9 e gli 11 anni. “Le giovanissime vittime si moltiplicano, tanto che forse solo con una legge ad hoc se ne potrà uscire, anche se capisco che questo fa pensare alla censura. Ma le morti e le sofferenze di ragazzini sono reali”, spiega Tonioni. Secondo l'esperto sono tre gli aspetti che alimentano il cyberbullismo: “Non c'è fisicità – spiega – cosa che esacerba gli istinti degli adolescenti, illudendoli che i danni inferti o ricevuti non siano poi così reali. Inoltre non ci sono adulti che possano fare da filtro e da barriera. Infine, il numero di potenziali spettatori è enorme e questo alimenta il bullo. Un'aggressione senza spettatori non è bullismo, è violenza: il cyberbullo, come quello reale, si nutre degli spettatori. Paradossalmente, se tutti se ne andassero, lui smetterebbe”. Per accedere all'ambulatorio di Roma è necessario prenotare una visita, telefonando da lunedì a venerdì, dalle 11 alle 13, al numero 06-30154122.

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