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Alessandria, sequestrano un uomo e minacciano di dargli fuoco: quattro arresti

I carabinieri di Alessandria hanno arrestato quattro persone di nazionalità marocchina per sequestro di persona a scopo di estorsione. La vittima è un connazionale. L’uomo aveva perso la droga che avrebbe dovuto invece vendere. L’episodio è avvenuto ad agosto.
A cura di Biagio Chiariello
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Prelevato con la forza da un bar ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, picchiato e minacciato di morte, se non avesse restituito la somma di 9 mila euro. I fatti risalgono ad 17 agosto 2017 ma gli arresti, quattro per sequestro a scopo di estorsione più un quinto per possesso di sostanze stupefacenti, sono stati messi a segno solo questa mattina da parte dei carabinieri del comando provinciale di Alessandria. Si tratta di quattro cittadini marocchini: un 33enne, considerato leader del gruppo, e di un 35enne, entrambi senza fissa dimora e sprovvisti di documenti di soggiorno, e di un 46enne e un 40enne, entrambi residenti ad Alessandria, in possesso di foglio di soggiorno. Anche la loro vittima, un 31enne, è della stessa nazionalità.

Dalla ricostruzione fatta dagli investigatori, sembra che quest’ultimo avesse conosciuto il capo della banda in carcere. Il 33enne gli avrebbe affidato una partita di 20 grammi di cocaina, con l'incarico di piazzarla sul mercato. L'uomo però affermò di avere perso la droga. Ma l’altro pretendeva comunque la somma di 9 mila euro. E così la sera del 17 agosto, tre di loro, entrati nella tabaccheria di Acqui Terme, circondarono il loro connazionale, che stava bevendo un caffè e, dopo averlo costretto, afferrandolo per il collo, ad uscire dal locale, gli infilarono un sacco nero in testa e lo spinsero a forza all’interno di un’auto condotta dal complice per portarlo in un’abitazione di Alessandria. Giunti sul posto, dopo essersi impossessati del denaro che la vittima aveva con sé, circa 150 euro, lo costrinsero a entrare in casa dove fu legato a una sedia, malmenato e minacciato di morte e obbligato a telefonare ai familiari per chiedere di pagare un riscatto pari alla somma dovuta per la partita di droga persa, 9.000 mila euro, di cui 1.800 da consegnare la sera stessa.

In caso contrario lo avrebbero bruciato vivo. Minaccia che la banda stava per mettere in atto. Avevano già procurato la tanica con la benzina e stavano trasferendo l'uomo in un altro appartamento. Approfittando di un attimo di distrazione, la vittima è però riuscita a fuggire, nascondendosi in un garage poco distante. Nel frattempo i carabinieri sono riusciti ad individuarlo e metterlo in salvo. A quel punto sono scattate le indagini, il cui epilogo si è avuto nella giornata di oggi.

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