Al presidio sanitario dal dispenser del sapone esce sangue

Un medico si avvicina al dispenser del sapone per lavarsi le mani ma una volta pigiato il bottone dal contenitore non esce sapone bensì una poltiglia mista di detersivo, sapone e sangue umano. L'inquietante scoperta è ancora più grave se si pensa che il tutto è accaduto in un presidio sanitario adibito a Punto di Primo Intervento. L'episodio è accaduto il 10 aprile scorso a Vico del Gargano in provincia di Foggia nel presidio ospitato da nove anni in un ex istituto scolastico del paese. Ad accorgersi del fatto uno dei medici del punto di soccorso che insieme ai suoi colleghi ha immediatamente inviato una lettera avente ad oggetto «Segnalazione su avvenuto contatto del personale sanitario con materiale liquido (rifiuto speciale) potenzialmente infetto. Richiesta di chiarimenti" al direttore generale e a quello sanitario dell’Asl di Foggia, ai capi Dipartimento di Prevenzione, di Emergenza Urgenza e al direttore del Distretto sanitario 53.

Errore casuale o misure carenti? – Dopo la segnalazione anche i carabinieri del Nas hanno effettuato una ispezione nei locali del presidio sanitario. Secondo una prima ricostruzione sembra che si sia trattato di un tragico errore di un tecnico addetto alle pulizie che però fa sorgere molti dubbi sula situazione del presidio. L’acqua usata per il lavaggio dei macchinari con i quali si analizza il sangue infatti era stata raccolta in una tanica che originariamente conteneva detergente per le mani e rimasta nei locali del presidio sanitario. Più tardi un tecnico ha poi preso quella tanica per riempire i dispenser credendo di rifornirli di sapone, ma in realtà versava lì dentro il liquido misto a sangue umano.